A generare il rosso nei conti Rai sono stati piu’ fattori, tra cui il calo della pubblicita’. Dai dati emerge che i risultati consolidati del Gruppo nel 2012, “pur in presenza dei positivi effetti – dice la nota riassuntiva di viale Mazzini – indotti da azioni intraprese sul fronte della riduzione delle principali voci di costo aziendali, hanno inevitabilmente risentito del contesto economico in netto deterioramento rispetto all’anno precedente”. I ricavi del Gruppo ammontano a 2.786,5 milioni di euro, riflettendo una riduzione di 211,8 milioni di euro, “interamente attribuibile – specifica la nota finale – a una caduta dei ricavi pubblicitari”. Sul versante dei costi operativi, aumentano quelli esterni: sono a quota un miliardo e 284,8 milioni di euro, in crescita di 34 milioni di euro rispetto al 2011.
Se pero’ si prova a ‘neutralizzare’ l’onere dei grandi eventi sportivi che caratterizzano gli anni pari (nel 2012 ci sono stati gli Europei di calcio in Polonia e Ucraina e le Olimpiadi estive di Londra), ecco che i costi risultano “in realta’ ridotti per 109 milioni di euro, principalmente per effetto di azioni volte al contenimento dei costi”. Quanto al costo del lavoro, e’ pari a 1 miliardo e 15,3 milioni, un dato indicato come “sostanzialmente in linea rispetto all’anno precedente”. Sul risultato incidono anche oneri straordinari per 50,9 milioni di euro principalmente connessi agli accantonamenti per incentivazioni all’esodo mirate alla riduzione dei costi di struttura attraverso un piano di pensionamenti anticipati di dipendenti, appartenenti a tutte le categorie professionali.
La posizione finanziaria netta del Gruppo Rai al 31 dicembre 2012 risulta negativa per 366,2 milioni di euro, con un peggioramento di 93,8 milioni di Euro. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2012 ammonta a 290,9 milioni di euro.