Nel 2011 il costo del lavoro ha rappresentato il 35,6% del fatturato contro il 13,4% di Mediaset, il 7,3% di Sky e il 25,7% di Ti Media. Nonostante 1.689 milioni di euro di canone, i ricavi della della Rai nel 2011 si sono fermati a 2,89 miliardi di euro, ben lontani dai 4,2 miliardi di Mediaset e poco sopra i 2,8 miliardi di Sky Italia.
Nel quinquennio 2007-2011 tra le fonti di ricavo della Rai l’unica ad aumentare è il canone, con introiti saliti del 7,8%, mentre la pubblicità è scesa del -21,9% (da 1,23 miliardi a 965 milioni) e gli altri ricavi del 30,9% (da 350 a 242 milioni).
I ricavi della televisione pubblica sono così scesi dell’8,1%, contro un aumento del 4,3% di quelli di Mediaset e del 15% di Sky Italia. Per la sola La7 i ricavi sono aumentati del 44,8% (-9,2% per tutto il gruppo Ti Media).
Il primo semestre 2012 della Rai, chiuso con una perdita di 129 milioni, ripropone la stessa situazione: i dipendenti sono saliti dell’1,7% a 11.569 unità mentre il fatturato è sceso del 7,1% a 1.433 milioni. Il quadro è comunque difficile per tutti: l’utile di Mediaset si è ridotto da 163 a 43 milioni e i ricavi sono scesi del 10,7%, mentre per La7 il contenimento del calo del fatturato (-1,4%), non ha impedito una perdita di 37 milioni. Non sono invece disponibili i dati di Sky sul primo semestre 2012.