Per gli italiani il canone Rai è la tassa più inutile e odiata
Il contratto, che scadrà nel 2012, è quello che secondo Garimberti «ci porta nella nuova dimensione del digitale terrestre e che riconosce come Servizio pubblico tutti i 13 canali della Rai». E, al di là dei proclami, è un contratto che strizza l’occhio al nuovo Regolamento sulla par condicio, prevedendo «nuove norme che servono a consolidare il ruolo della Rai, come quella che ci chiede una superiore qualità nell’informazione improntata a pluralismo, completezza e obiettività».
Tra le novità più interessanti anche quella che apre alla pubblicazione su Internet degli stipendi di dipendenti e collaboratori (con modalità che saranno stabilite entro 90 giorni). Una trasparenza nei costi questa che prosegue con l’impegno, da parte di Rai, a pubblicare «ulteriori informazioni, eventualmente con un rinvio allo stesso sito web nei titoli di coda, sui costi della programmazione del servizio pubblico».