La Rai ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 184,5 milioni di euro, in peggioramento di circa 218 milioni dell’analogo periodo del 2011, a causa alla flessione dei ricavi pubblicitari e al costo dei grandi eventi sportivi e nonostante la riduzione dei costi di 82 mln. In calo anche i ricavi, che sono scesi di 137 mln a 2.039 milioni di euro, in scia principalmente dalla contrazione del fatturato pubblicitario che e’ diminuito di 114 mln a 559 mln rispetto allo stesso perrido dell’anno precedente.
Trend positivo invece per gli investimenti pubblicitari per i canali specializzati e per il web che registrano complessivamente un incremento di circa 6 milioni di euro, rispettivamente con una crescita del 13% e del 30%. Nei primi nove mesi del 2012 le reti Rai hanno ottenuto nel complesso uno share medio del 41,5% in prime time e del 39,8% nell’intera giornata, consentendo al gruppo di mantenere la sua posizione di centralita’ e leadership nel mercato radiotelevisivo italiano. Per quanto riguarda i costi per beni e servizi, l’azienda sta continuando il processo di efficientamento con un risparmio rispetto al 2011 di 82 mln. In aumento invece il costo del lavoro, che sale di circa 7 mln nonostante la rigorosa politica del turnover e il sostanziale blocco delle politiche retributive.
La forza lavoro media del gruppo al 30 settembre 2012 e’ di 11.583 dipendenti a cui si aggiungono circa 1.500 risorse a tempo determinato espresse in unita’ anno. Il Cda ha inoltre approvato una nuova policy mirata al tema piu’ generale del contenimento dei costi che prevede l’introduzione di un tetto ai rimborsi dei consiglieri.
Diamo un’altro aumento ai conduttori e il prossimo anno saranno sotto di 4 milioni di euro. La clerici ne prende un miliardo e mezzo all’anno…. forse dovrei andare anche io a lavorare alla rai!!!!