“Un esempio di integrazione fra media”. Ezio Ercole, componente del Comitato amministratore della Gestione Separata dell’Inpgi, consigliere nazionale Fnsi e dirigente nazionale di “Stampa Libera e Indipendente”, commenta così “una mezza giornata trascorsa, a Cagliari, ad incontrare colleghe e colleghi particolarmente impegnati quando l’isola è meta di molti turisti, che cercano mare e sole, ma anche cultura”.
Una sinergica azione fra carta stampata, televisione e web, facilitata anche dalla comune sede dell’Unione Sarda e di Videolina, in una tenzone continua per arginare le oggettive difficoltà dei media tradizionali e battere nuove strade per raccogliere la sfida di una informazione integrata, aperta al glocal sempre più dominante.
Ezio Ercole, che tra l’altro è anche vice presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, accompagnato da Luca Gentile, preparato ed appassionato giornalista approdato a Videolina dopo una decennale esperienza nei media piemontesi, ha incontrato il direttore della televisione privata sarda, Emanuele Dessì, ed insieme a Paolo Matta, Stefano Birocchi e Giacomo Serreli, ha scambiato “qualcosa di più delle semplici quattro chiacchiere fra colleghi”.
In tutti i giornalisti è, infatti, emersa la consapevolezza di “voler affrontare con grinta un lavoro diuturno certamente affascinante, ma sempre più indistinto nei suoi contorni ed anche nei suoi obiettivi. Ragionamento che vale per la televisione, ma a maggior ragione per la carta stampata: conferma che si è avuta salendo di un piano nella funzionale sede di Piazza L’Unione Sarda, e parlando con Anthony Muroni, responsabile della redazione politica ed economica dello storico quotidiano e con il condirettore Roberto Casu.
Una visita non estemporanea, considerato il particolare legame di Ezio Ercole alla Sardegna, ricca di spunti di riflessione e di conoscenza, che “Stampa Libera e Indipendente”, componente di maggioranza della Fnsi guidata dal segretario generale Franco Siddi, leader indiscusso del giornalismo sardo, saprà approfondire, “nel massimo rispetto – conclude Ercole – dei ruoli e delle competenze dell’Assostampa Sarda, per contribuire a dare riposte concrete alle aspettative di quanti credono ancora nelle realtà organizzate della categoria”.