“Dopo Sky e TiMedia anche la Rai si accorge che la gara per l’assegnazione delle frequenze favorisce i privati e più precisamente Mediaset. Infatti, le modalità con cui è stata formulata la gara ’sembrerebbe’ disegnata perfettamente sulle caratteristiche della società del presidente del Consiglio. Per questo motivo la Rai, con grande calma e per ultima rispetto alle concorrenti private, è ricorsa al Tar”. Lo afferma la Slc Cgil in una nota. “Slc Cgil, insieme ai lavoratori di Raiway – si legge – reagì e denunciò il tentativo di svendita delle torri trasmissive da parte di Masi (l’ex direttore generale ndr): oggi, se quella condizione si fosse realizzata, l’azienda non avrebbe neanche potuto partecipare alla gara. Dismettere il bene più prezioso di un broadcaster, e cioè la rete, difficilmente non fa pensare che si stia cercando di danneggiare il servizio pubblico a favore di un noto gruppo privato”. “Fu sempre Masi a rinunciare al contratto con Sky per 350 milioni di euro in 7 anni – conclude la nota – e nel solco sta operando il nuovo direttore generale, Lorenza Lei, supportata dallo stesso cda, che sta portando a compimento un progetto di annichilimento editoriale ed industriale dell’Azienda”