La protesta, scrive MF, e’ legata anche alla delibera Agcom che ha collocato T.I.Media tra i partecipanti all’assegnazione delle frequenze del blocco B con Mediaset e Rai: tre competitor per due soli multiplex. Una sfida impari per il gruppo proprietario dell’emittente La7 timoroso di uscire sconfitto e di restare a bocca asciutta in un mercato in continua evoluzione e in decisa crescita. Il bando, quindi, parte tra mille insidie visto che anche la pay tv satellitare Sky Italia (televisione controllata da News Corp., a sua volta proprietaria di Dowjones&Co. che insieme a Class E. controlla quest’agenzia), inserita con gli operatori locali nel blocco A (tre multiplex), ha impugnato la delibera dell’Autorita’ per le tlc e relativa proprio alla gara. Tutto, comunque, si decidera’ entro il 6 settembre, termine ultimo fissato dal dicastero guidato da Paolo Romani per la presentazione delle domande. In corsa, oltre a Rai, Mediaset, TiMedia e Sky Italia ci sono anche Prima Tv di proprieta’ di Tarak Ben Ammar e la compagnia telefonica H3G.