Il board del gruppo guidato da Franco Bernabe’ dovra’ valutare eventuali proposte migliorative di quelle gia’ esaminate in via informale il 6 dicembre scorso, ma i due contendenti rimasti in lista per l’acquisto, Clessidra-Equinox e Cairo, hannoespresso riserve dopo la richiesta di Telecom di rialzare le offerte.
I fondi sarebbero disposti a confermare il prezzo di 300 mln euro, multiplex compresi, mentre Cairo e’ interessato solo alle emittenti. I mancati introiti dalla cessione, sebbene non significativi rispetto alla mole di debito di Telecom I., potrebbero comunque non consentire al gruppo di telecomunicazioni di raggiungere, seppur di poco, il target di indebitamento previsto a 27,5 mld.
Il management, ricordano gli analisti di Intermonte, ha piu’ volte ribadito che il dividendo di 4,3 centesimi per azione ordinaria sara’ garantito anche per il 2012. “Riteniamo che la probabile rinuncia alla vendita di T.I.Media non permettera’ a Telecom di raggiungere il target di un debito a fine anno pari a 27,5 mld, aumentando effettivamente le pressioni delle agenzie di rating sulla societa’ e le probabilita’ di un taglio del dividendo”.”In caso di mancata cessione” di T.I.Media per Equita Sim “il debito di Telecom supererebbe, nelle nostre stime, i 28 mld, rispetto al target di piano di 27,5 mld. Ne risulterebbe che il piano di riduzione a 25 mld per il 2013 sarebbe particolarmente arduo da raggiungere, a meno di un azzeramento del dividendo”. Invece, un’eventuale ulteriore svalutazione del goodwill “non imporrebbe necessariamente uno stop al dividendo giacche’ Telecom gode di circa 9 mld di riserve distribuibili”. Secondo Deutsche Bank invece, la stima del debito a 28 mld sarebbe positiva in quanto indicherebbe una riduzione del debito di 2,4 mld anno su anno e un flusso di cassa netto 2012 pre dividendi pari a 3,5 mld. Inoltre il broker non concorda con le indiscrezioni di stampa che vedono i ricavi del mobile domestico di Telecom I. del 4* trimestre piu’ deboli di quelli del 3*. Gli esperti infatti si aspettano un calo pari all’11% contro un -13% dei tre mesi precedenti.