Neanche il tempo di chiudere l’integrazione tra gli asset tv di Telecom e dell’Espresso ed e’ gia’ partita la ricerca di un nuovo socio per Persidera, la societa’ nata dall’alleanza dei due gruppi nelle frequenze digitali terrestri e valutata intorno ai 450 milioni.
In questi giorni – secondo quanto risulta a Radiocor – gli advisor Imi e Mediobanca stanno inviando il dossier a uno stretto numero di investitori interessati, principalmente fondi di private equity, per un’operazione che punta a chiudersi entro fine anno con l’ingresso di un nuovo azionista di peso o anche con la vendita in toto da parte dei due attuali soci industriali. Per il momento, la presentazione sul tavolo dei potenziali acquirenti non esclude alcuna ipotesi sulle dimensioni del riassetto, ma non e’ un mistero che l’intera operazione Persidera – conclusasi il 30 giugno con l’integrazione di Rete A in Telecom Italia Media Broadcasting – sia nata con la volonta’ da parte di Telecom e dell’Espresso di valorizzare un’ampia porzione della partecipazione detenuta negli asset televisivi.
La procedura avviata in questi giorni da parte degli advisor prevede il rilascio, a cavallo dell’estate, di un information memorandum completo sull’attivita’ di Persidera a favore degli investitori interessati per passare a discutere di valutazioni e di offerte vere e proprie a partire dall’autunno. Parallelamente, entro il mese di ottobre, si completera’ la nuova struttura organizzativa della societa’ post-fusione insieme all’integrazione dei dipendenti confluiti in Persidera: Telecom Italia Media Broadcasting porta in dote circa sessanta persone, Rete A una dozzina
Dai documenti siglati all’atto del closing emerge che la nuova societa’, partecipata al 70% da TiMedia e al 30% dall’Espresso, e’ stata valutata – sulla base delle perizie per il conferimento di Rete A – tra i 400 e i 450 milioni in termini di equity value: l’operatore di rete puo’ contare su tre multiplex ex Telecom per la trasmissione del segnale televisivo e su due multiplex ex Espresso e avra’ un fatturato stimato in circa 100 milioni. I rapporti tra il gruppo tlc e l’azienda editoriale romana sono regolati diritti di prelazione, co-vendita e trascinamento nel caso in cui uno dei due intenda cedere a terzi la propria partecipazione nella societa’.