Una necessità inderogabile, per non privare ulteriormente migliaia e migliaia di cittadini che pagano il canone del servizio radiotelevisivo pubblico garantito dalla Rai, attivando per questo anche tutte le opportune sinergie di investimento in accordo tra Regione e Rai, nell’ambito delle norme varate dalla Toscana, proprio in occasione dell’imminente switch off.
“I cittadini del sud della provincia e in particolare dell’Amiata e della Valdichiana – scrive Bezzini – non sono mai stati raggiunti dal segnale analogico di Rai 3 Toscana, nonostante le molteplici sollecitazioni da parte delle istituzioni. Un disservizio durato per oltre trenta anni e al quale la Rai non ha mai trovato una soluzione. Con il passaggio al digitale terrestre in Toscana, fissato entro il 2 dicembre 2011, si potrebbe cogliere l’occasione per sopperire a questo problema, ubicando nei centri di trasmissione RayWay del Monte Nerone e del Monte Paglia alcuni trasmettitori sul canale 27, senza aggravio di spese per la Rai. In questo modo si andrebbe a coprire con il segnale anche quella parte di popolazione, fino ad oggi esclusa. In particolare il centro del Monte Nerone andrebbe a coprire la Toscana, da nord a sud, lungo la dorsale appenninica mentre quello del Monte Paglia garantirebbe la copertura dell’area di Chiusi e dell’Amiata”.
Bezzini: ”Con il digitale terrestre si colmi l’oscuramento del segnale in Amiata”
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