La nuova antenna nascerà in strada di Vico Alto, 49. L’area è abbastanza distante dalle case, nei pressi del serbatoio dell’acquedotto. Qui insistono già i ripetitori delle telefonia mobile e presto si aggiungerà la nuova ed unica stazione di ricezione del segnale delle varie emittenti televisive capace di fungere da grande «orecchio» per il digitale.
La buona notizia è che, al contempo, spariranno la centralissima antenna sul Santa Maria della Scala — posta qui perché si trattava di uno dei punti più alti della città — unitamente a quella situata in via Ricasoli. Entrambe ricevevano il segnale con il sistema analogico, che ci ha accompagnato negli ultimi 50 anni, inviandolo poi nelle case di tutta la città attraverso la fibra ottica.
Il cablaggio, per intendersi, che verrà ovviamente conservato. Porta anche queste novità la rivoluzione del digitale terrestre che ha subìto a Siena una forte accelerazione nelle ultime settimane anche se la questione era ben presente da tempo. Specie da quando l’Autorità garante per le Comunicazioni ha deciso di chiedere una stretta sui tempi — entro il 2011 — per passare al nuovo sistema. Se non ci si prepara con il dovuto anticipo — hanno riconosciuto di comune accordo Consorzio Terrecablate e Comune — c’è il rischio di trovarsi al momento dello switch-off (lo spegnimento dei tradizionali segnali televisivi analogici e il passaggio a quelli nuovi) in seria difficoltà. Tradotto: non poter assicurare la visione dei vari canali a seguito dell’interruzione del servizio. Sarebbe il disastro.
Di qui l’impegno di Terrecablate a prevedere ogni eventualità. Anche quella, nel caso manchino i tempi tecnici per ultimare l’intervento, di valutare soluzioni provvisorie che, seppure in modo minimo, riescano ad evitare l’interruzione della diffusione del segnale tivvù a Siena. Si corre intanto per sistemare la nuova antenna (o stazione che dir si voglia) a Vico Alto e per svolgere delle prove ben prima che il vecchio, caro segnale analogico venga definitivamente spento.
Fonte: La Nazione