E’ quanto reso noto al termine della prima riunione della task force presieduta dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per la transizione nell’area tecnica Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il passaggio, previsto inizialmente per la prima meta’ del 2012, viene anticipato perche’ stanno ‘transitando’ alla nuova tecnologia la Corsica e la Liguria e se la Toscana non si allineasse potrebbe subire problemi di interferenza.
Verrà utilizzata la rete dei 180 sportelli Paas (Punti di accesso assistito ai servizi) sparsi sull’intero territorio, e verrà costituito un gruppo di volontari adeguatamente formati per fornire assistenza , anche a domicilio, alla cittadinanza per la sintonizzazione dei nuovi canali sul telecomando. In collaborazione con Rai Way e con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, verranno organizzati una ventina di momenti di formazione nelle scuole toscane, per coinvolgere sulle questioni operative del digitale un numero significativo di giovani che possano aiutare i familiari eventualmente in difficoltà nelle problematiche di installazione del decoder e di sintonizzazione dei canali.
”E’ una sfida importante per tutto il sistema televisivo regionale e non solo – afferma il presidente Enrico Rossi – Noi abbiamo gia’ messo in moto le nostre iniziative perche’ il passaggio sia il piu’ possibile agevole per gli utenti e perche’ costituisca una occasione di qualificazione per l’intero settore. Sappiamo che le criticita’ da presidiare sono molte e che l’operazione costituira’ un banco di prova importante non solo dal punto di vista tecnologico ma soprattutto per quanto riguarda la qualita’ e il pluralismo del servizio televisivo”.
In particolare e’ in corso di elaborazione una proposta di legge a sostegno dell’emittenza locale che dovrebbe prevedere, per le sole reti con precisi requisiti di qualita’, un contributo finanziario che possa concorrere alla copertura degli investimenti che dovranno realizzare.
E’ stata già modificata la legge che disciplina i controlli regionali sugli impianti di trasmissione, rendendo gli adempimenti necessari per il rilascio delle autorizzazioni più snelli e rapidi. Infatti tutti gli impianti analogici dovranno essere sostituiti con quelli digitali e dovranno essere autorizzati. Verrà infine elaborato un protocollo da sottoporre alle associazioni di categoria degli antennisti ed alle associazioni di tutela dei consumatori perchè si impegnino a realizzare gli interventi attenendosi a un tariffario di riferimento e ad adottare un preciso codice etico.