Le emittenti, consorziatesi tra loro mediante sottoscrizione di un patto d’intesa, secondo l’accusa hanno presentato dichiarazioni e attestazioni non veritiere per indure in errore il ministero e l’attribuzione di un punteggio utile a ottenere le frequenze televisive del digitale terrestre per la Sicilia, rilasciate il 12 giugno del 2012.
Si ipotizzano i reati di truffa aggravata ai danni del ministero dello Sviluppo economico e di falsita’ ideologica commessa da privati in atto pubblico. Gli atti sono stati inviati al Dipartimento per le Comunicazioni del ministero, per il rifacimento della graduatoria. In corso ulteriori accertamenti e verifiche sui contributi della legge 488 erogati alle stesse emittenti televisive oggetto dell’indagine.