Trentasei euro per l’installazione del decoder, ridotti a 24 per le fasce protette, 108 per la sostituzione dell’antenna, 36 per l’installazione di più antenne, 90 euro per l’installazione del solo palo, 108 euro per la sostituzione dell’amplificatore di segnale. Sono le cifre stabilite dal protocollo d’intesa firmato dalla Regione con Confartigianato e Cna dell’Umbria in vista del passaggio al digitale terrestre, che inizierà il 17 novembre.
Perché l’accordo «Con il protocollo d’intesa sui prezzi che cercheremo di diffondere capillarmente tra le famiglie umbre, insieme ad un depliant che riassume il significato del passaggio e tutte le spiegazioni necessarie per agevolare gli adempimenti che dovranno essere messi in campo, la regione dell’Umbria sta facendo veramente il massimo per evitare il più possibile che si verifichino problemi di ricezione del nuovo sistema televisivo». E’ il commento dell’assessore regionale Stefano Vinti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini.
Guarda il prezziario dei servizi
Preziario più basso d’Italia L’assessore ha illustrato i recenti provvedimenti che la Giunta Regionale ha adottato: il protocollo di intesa con le associazioni di categoria, un codice etico per il digitale terrestre che consenta agli utenti la massima trasparenza nell’accesso ai servizi sia sotto il profilo economico sia tecnico ed infine il materiale illustrativo che sarà distribuito in tutta la regione. «Anche se titolare del passaggio è il ministero dello Sviluppo economico – ha affermato Vinti – la Regione vuole accompagnare il sistema umbro in questa delicata fase». L’assessore ha ringraziato le associazioni di categoria che «hanno concordato un preziario degli interventi che il più basso in Italia. Il 25% in meno della Toscana ed il 10% in meno rispetto all’Emilia Romagna, tanto per fare due esempi vicini all’Umbria – ha sottolineato Vinti – con tariffe particolarmente agevolate per le fasce protette. Avvertiamo le preoccupazioni degli utenti, e per questo abbiamo chiesto ed ottenuto collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati. Sul sito della Regione, oltre che su quelli di Confartigianato e Cna, saranno pubblicati i nomi delle imprese artigiane che aderiscono al protocollo d’intesa e che dunque saranno tenute all’applicazione del prezziario concordato.
Codice anti-truffa Regione e associazioni di categoria hanno concordato che, per favorire i cittadini, e in particolare gli anziani e le fasce deboli della popolazione, è necessario prevenire possibili forme di informazione ingannevole e tutelare i cittadini da attività commerciali scorrette e eventuali azioni e prestazioni eseguite da installatori mendaci o abusivi non in possesso della prescritta abilitazione professionale. Il protocollo inoltre vuole fornire un servizio di assistenza che offra garanzie di semplicità, correttezza ed economicità delle prestazioni, e che rispetti, anche nelle situazioni più complesse, modalità di intervento caratterizzate da accurate e definite valutazioni preventive. «Il tutto – ha aggiunto Vinti – per offrire all’utenza un servizio di base che sia trasparente, che comprenda un’adeguata informazione da parte delle Associazioni di categoria, degli Amministratori condominiali e immobiliari e della Regione Umbria nelle modalità più opportune ed appropriate».
Critiche al governo «In questo quadro non semplice – ha concluso Vinti – bisogna purtroppo aggiungere che ad oggi il governo ancora non ha provveduto all’assegnazione delle frequenze necessarie alle emittenti televisive che dunque ancora non possono concretamente muoversi per l’adeguamento dei propri sistemi di trasmissione, né possono effettuare sperimentazioni del servizio».