Si è tenuta ieri in videoconferenza la riunione del Gruppo Nazionale di preparazione alla WRC-23 (World Radio Conference 2023, dal 20 novembre al 15 dicemvre a Dubai), coordinato dalla DGTCSI del Ministero delle imprese e del made in Italy.
L’incontro, presieduto dal dirigente della Div. V della Dgtcsi del MIMIT, ing. Umberto Mascia, era articolato in due sessioni. Nella prima parte sono stati passati in rassegna gli “Agenda Item” (cioè gli argomenti che verranno discussi in sede di Conferenza mondiale delle comunicazioni, WRC-23, che si terrà a fine anno a Dubai). Nella seconda parte, invece, sono stati accennati quelli che saranno, molto probabilmente, gli argomenti di discussione della prossima WRC (la WRC 27, che si terrà, per l’appunto, nel 2027).
Nell’ambito della prima parte dell’incontro, si è toccato, tra l’altro, il c.d. “Agenda item 1.5”, quello, cioè, riguardante l’ipotesi di revisione nell’uso dello spettro per i servizi operanti nella banda di frequenza 470-960 MHz nella Regione 1 (in cui è compresa anche l’Italia), nonché la considerazione di eventuali interventi normativi nella banda di frequenza 470-694 MHz (attualmente utilizzata con statuto primario per la diffusione televisiva via etere terrestre).
In tale contesto, Aeranti-Corallo, la federazione che rappresenta circa 600 imprese radiotelevisive locali italiane, ha ribadito la necessità che l’Italia sostenga con forza la posizione del “no change” (cioè il mantenimento dell’uso esclusivo di tale porzione di spettro per il broadcast televisivo).
Analoga posizione di “no change”, condivisa dagli stakeholder del settore broadcast presenti alla riunione, è stata espressa con riferimento alle ipotesi di attribuzione di usi diversi a bande di frequenza attualmente utilizzate, con statuto di servizio primario, per i ponti di collegamento broadcast e per gli impieghi satellitari.