«Il segreto della mia longevità penso derivi dal grande rispetto che ho sempre avuto per il mio lavoro, anche se io l’ho sempre considerato un gioco. E poi credo che sia una questione genetica. Mia madre e mio padre mi hanno dato un fisico che ha resistito negli anni un po’ a tutte le sollecitazioni legate all’attività agonistica». Paolo Maldini si racconta a cuore aperto a ESPN Classic. Lo fa in un’intervista esclusiva «Paolo Maldini: la mia storia», rilasciata al suo amico DJ Ringo, in onda, in prima tv sul canale 216 di Sky, venerdì 11 gennaio alle ore 22.00. Attraverso divertenti aneddoti, alternati a confessioni più intime, l’ex difensore racconta i suoi 25 anni con la maglia del Milan, con la quale ha collezionato ben 902 presenze (record per un giocatore in rossonero).
Dall’esordio contro l’Udinese, all’età di 16 anni, datato 20 gennaio 1985, fino alla partita d’addio contro la Fiorentina, ormai 41enne, che risale al 31 maggio 2009, Maldini ripercorre una carriera di successi, impreziosita, tra l’altro, da 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa del Mondo per club, 5 Supercoppe Uefa, 7 scudetti, 5 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia.
«Il fatto di essere figlio di Cesare Maldini mi ha sempre invogliato a fare qualcosa di più per dimostrare di non essere un raccomandato, tutto quello che ho vinto me lo sono sempre guadagnato sul campo». Oltre alla sua carriera in rossonero, Paolo descrive anche la sua avventura con la Nazionale , con la quale ha collezionato 126 presenze, 74 come capitano, realizzando 7 gol. In azzurro, Maldini ha raggiunto la finalissima nei Mondiali del 1994 e negli Europei del 2000 e il terzo posto nei Mondiali del 1990. «Non è stato facile smettere di giocare, adesso però faccio molto più il padre di prima. Oggi sono a tutti gli effetti il capitano della mia famiglia».
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«Paolo Maldini: la mia storia», venerdì 11 gennaio alle ore 22.00 (in prima tv su ESPN Classic)