Con filmati eccezionali e le emozioni dei loro protagonisti – uomini, donne e bambini al centro di vicende straordinarie, dalle quali sono usciti vivi, per capacità loro, dei soccorritori o solo per pura fortuna – “Alive-Storie di sopravvissuti” – programma a cura di Simona Ercolani, in onda dal 5 giugno, in prima serata, su Retequattro – fa rivivere le storie di chi ce l’ha fatta.
“Alive” segna il debutto come conduttore su Retequattro del naturalista Vincenzo Venuto, chiamato a raccontare con testimonianze dirette e reportage inediti vicende di chi, in situazioni di altissimo rischio e contro ogni previsione, è ‘sopravvissuto’.
Venuto si reca sui luoghi di questi eventi per incontrare i protagonisti e ricostruire quei momenti: dal caso di Angelo Licursi (estratto ancora in vita dalle macerie della scuola di San Giuliano di Puglia), alla storia di un uomo che si è schiantato a 180 all’ora con un’auto sportiva; dall’episodio di un ragazzo caduto nel vano di un ascensore a quello di un elicottero infrantosi al suolo mentre soccorreva un motociclista.
Sullo sfondo delle storie, i documentari realizzati ad hoc per “Alive” ricordano episodi dolorosamente scolpiti nella memoria collettiva: l’incendio all’interno del tunnel del Monte bianco, le alluvioni di Genova e Sarno, il terremoto di San Giuliano di Puglia, l’incidente aereo di Linate, l’esplosione alla Stazione di Viareggio, lo tsunami in Giappone, i casi di cannibalismo tra i passeggeri di un aereo precipitato sulle Ande.
In prima tv assoluta, inoltre, i documentari stranieri con video di salvataggi e prove di sopravvivenza accaduti in ogni parte del globo, che riportano incredibili incidenti con auto, aerei, elicotteri, paracaduti; cronache di persone disperse in deserti e giungle; resoconti di gruppi bloccati in un ospedale durante un uragano.