Molte le novità di questa edizione: l’orchestra, rigorosamente dal vivo, diretta dal maestro Luca Colombo, il corpo di ballo Rhyth.mix, ovvero 6 ginnaste che metteranno in scena un mix di danza moderna e ginnastica ritmica e poi mini-Luca e mini-Paolo, due bambini di 9 anni ai quali sarà affidato il compito di fare ai politici, ospiti in studio, – si comincia con Giorgia Meloni – le domande più ‘difficili’…
Luca Bizzari: “Abbiamo voluto a tutti i costi la diretta. Oltre a tanti ospiti, ci sarà un’orchestra formata da 30 elementi e uno strepitoso corpo di ballo, le Rhith-mix, composto da ex ginnaste professioniste.”
Tra gli ospiti della prima puntata anche Gianni Morandi, Iva Zanicchi, Alfonso Signorini e Serena Autieri.
Al centro della trasmissione, come sempre, gli scherzi. Nella prima puntata, alcuni, avranno anche un ‘sapore’ internazionale: a Max Biaggi, a cena a Montecarlo con la compagna Eleonora Pedron, capiterà uno strano incontro conRichard Gere (!?!), a Rupert Everett, di decifrare canti ‘sacri’ in una chiesa di Milano.
Imperdibile anche lo scherzo ad Alfonso Signorini chiamato a far parte di un presepe vivente…
Paolo Kessisoglu: “Gli scherzi restano fondamentali, ma sono calati in un vero varietà. Non ci limiteremo a cucire uno scherzo con l’altro ma proporremo monologhi e sketch con gli ospiti”.
In contemporanea alla diretta del programma, su Facebook http://www.facebook.com/scherziaparte) ci sarà un Live Blogging con anticipazioni, curiosità, backstage, microinterviste, giochi.
Su Premium Play (http://play.mediasetpremium.it/) sarà invece possibile rivedere la prima puntata della 1° stagione diScherzi a Parte, datata 1992, con la versione integrale dell’indimenticabile scherzo a Giorgio Faletti (su un taxi guidato da uno stuntman) e tutte le puntate di questa nuova edizione.
“Scherzi a parte” è un programma di Fatma Ruffini. Livio Elli è il produttore esecutivo e Francesco Galli il direttore di produzione. Marco Calzavara e Riccardo Barbaglio hanno ideato rispettivamente scene e luci. I costumi sono di Anahi Ricca. Massimo Fusi firma la regia.