Babel, il canale 141 di Sky dedicato ai “nuovi italiani”, presenta G3 | Piccole Mamme Crescono, un programma di Beatrice Coletti in onda in prima tv dal 13 maggio ogni domenica alle 21:00. Il docu-reality – prodotto interamente al femminile (alla regia Gisella Bianchi e Monica Onore, scritto da Elena Parati) – è stato ispirato da “Piccole Mamme”, il rapporto di SAVE THE CHILDREN sulle mamme adolescenti in Italia, e affronta per la prima volta il tema della gravidanza in età adolescenziale tra le “nuove italiane”.
Nel 2008 le “piccole mamme” in Italia erano oltre 10.000, di cui il 18% di origine non italiana: un’ incidenza quantitativamente circoscritta che merita però un’attenzione particolare per la rete di persone che coinvolge – figli, madri, padri, le famiglie dei genitori – e per le cause che ne stanno all’origine. Partendo dallo studio di questa statistica G3 | Piccole Mamme Crescono intende dare un volto e una voce ad alcune di queste giovani e raccontare il contesto in cui avvengono le loro scelte di maternità. Può l’incontro degli usi e costumi dei paesi di origine con le abitudini di vita italiane aver contribuito a trasformare delle adolescenti in “piccole mamme”? «Abbiamo deciso di realizzare “Piccole Mamme Crescono” per raccontare una realtà poco conosciuta in Italia» dichiara Beatrice Coletti, direttore del canale BABEL e autrice del programma. «In altri paesi il fenomeno delle madri adolescenti è sicuramente più diffuso e ha ricevuto una maggiore attenzione dai media. In Italia – dove invece il fenomeno è spesso sinonimo di una differenza socio-culturale – di baby mamme se ne parla poco.
Durante le riprese del programma siamo rimasti stupiti perché, oltre alla questione della maternità, sono emersi temi che non immaginavamo, come il punto di vista sulla cittadinanza delle mamme teenager e sul futuro anche “giuridico” dei loro figli. Tutto ciò ci fa riflettere sul futuro che attende i bambini nati in questo periodo: la ter – za generazione di nuovi italiani». In ogni puntata si racconta la storia di una baby mamma la cui scelta di portare avanti la gravidanza è stata influenzata dalla propria esperienza migratoria o da quella dei propri genitori. Nelle prime quattro puntate conosceremo le storie di Eyverin, ecuadoriana mamma a 15 anni; Joanne, filippina mamma a 17 anni; Charly, ivoriana mamma a 17 anni; e Giovana, peruviana mamma a 17 anni. Ogni puntata ha inizio quando la gravidanza e la nascita del bambino sono già avvenute e le giovani mamme stanno vivendo l’esperienza dell’accudimento e della crescita del piccolo. Conosceremo inoltre tutte le figure fondamentali nella vita delle baby mamme: il papà del bimbo e la sua famiglia, la famiglia della ragazza, gli amici, gli insegnanti, i datori di lavoro, gli operatori sociali e i medici.
Il programma vuole far riflettere su come l’impatto culturale che affrontano i giovani venuti in Italia per vari motivi, tra i quali il ricongiungimento familiare, possa influire a volte significativamente sulle scelte e il percorso di vita degli stessi. Le differenze culturali che possono nascere in un paese che non è il proprio, di cui non si conosce la lingua e lontano dagli amici e familiari rimasti nel paese di origine, creano una barriera oggettiva al – l’inserimento in ambienti sociali e scolastici e possono essere correlate con fenomeni a forte rischio di disagio come la maternità adolescenziale e l’abbandono prematuro degli studi. Come conferma Arianna Saulini, Italy-Europe Advocacy Deputy Head of Department di SAVE THE CHILDREN «la tendenza occidentale a protrarre l’età per diventare genitori, la rappresentazione culturalmente adeguata che una gravidanza va scelta in modo consapevole, il ruolo genitoriale e materno, sono impliciti nel nostro modo di operare scelte personali e professionali. In altre culture – prosegue la Saulini – vi sono altre rappresentazioni della genitorialità e altre idee socialmente condivise sui tempi della gravidanza. Inoltre gli eventi migratori che generano fratture nella continuità fra le generazioni e i ricongiungimenti in età adolescenziale sono spesso connotati da ambivalenze profonde e conflittualità. Per questi motivi la gravidanza in età precoce in situazione migratoria assume significati complessi e deve essere presa in carico con modalità attente al versante transculturale delle dinamiche in atto».
«Il programma di Babel “Piccole Mamme Crescono” rappresenta in maniera accurata uno scenario di maternità complesso con un taglio centrato sulla giovane mamma di origine non-italiana, che contestualmente ai problemi di essere una mamma teen spesso, purtroppo, deve affrontare anche quelli dell’integrazione nel nostro paese» – chiude Arianna Saulini. «Babel è un canale di intrattenimento e storie di nuovi italiani, da sempre attento ai temi rilevanti sul territorio legati all’immigrazione e l’integrazione in Italia – dice Luca Artesi, Managing Director di Babel – Il nuovo programma ci permette di mettere in evidenza le storie di giovani mamme nuove italiane che, improvvisamente adulte, si misurano con un contesto complesso come quello del nostro Paese.
L’anno scorso con “Invito a Cena” abbiamo esplorato otto regioni italiane, con “Piccole Mamme Crescono” abbiamo invece voluto soffermarci sull’area di Milano. Ringraziamo Save the Children per averci ispirato con il loro rapporto a riflettere su questo tema, le associazioni che quotidianamente lavorano con le giovani madri, il Comune di Milano e l’Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della salute per averci sostenuto nella produzione di “Piccole Mamme Crescono” attraverso la loro conoscenza del territorio di Milano e dintorni».