All’articolo è stato aggiunta, attraverso l’approvazione di un emendamento presentato dal radicale Marco Beltrandi, una norma secondo la quale “nelle trasmissioni di approfondimento si deve escludere la possibilità che pochi soggetti, sempre gli stessi, siano reiteratamente invitati”. Respinti invece diversi emendamenti dell’opposizione, che miravano, tra l’altro, ad escludere la satira dall’oggetto della disposizione. Approvati anche altri quattro articoli, tra i quali quello che prevede la necessità per la Rai “di aumentare l’offerta di approfondimenti giornalistici affidati a conduttori di diversa formazione culturale”; via libera anche al punto 4, secondo cui “il pluralismo non va inteso solo nell’ambito strettamente politico-partitico”; il punto 5, secondo cui “tutti i partiti presenti in Parlamento devono trovare in ragionevole proporzione al proprio consenso opportuni spazi nelle trasmissioni di approfondimento”; il punto 6, che prevede “un corretto ed equo contraddittorio” nelle trasmissioni di approfondimento e che – secondo il quale (grazie ad un emendamento del Pd approvato in commissione)- “soprattutto nei periodi di maggiore tensione politica vanno rafforzati i programmi di approfondimento”. Il voto sull’atto di indirizzo prosegue domani con una doppia seduta in commissione di Vigilanza.
Commissione di vigilanza Rai: ok a doppio opinionista nei format
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