Continua su Diva Universal (SKY – Canale 128) il viaggio attraverso la storia olimpica al femminile con “Donne nel mito – Speciale Giochi Olimpici”, format dedicato alle sportive che si sono contraddistinte per talento, determinazione e coraggio. A giugno è il turno di un’atleta Italiana, Ondina Valla, campionessa olimpica degli 80 metri ostacoli a Berlino nel 1936, nonché la prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici.
L’appuntamento è per mercoledì 6 giugno alle ore 21:00.
Donne nel mito è la serie di brevi pillole prodotte da NBC Universal Global Networks Italia per svelare l’altra parte della storia, quella scritta dalle donne, rivelata dalle sue protagoniste: da Lady Diana a Maria Callas, da Jacqueline Kennedy a Margaret Thatcher. Vite straordinarie ed intense di figure femminili che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l’ammirazione del mondo. Un compendio dedicato alle donne di sempre e raccontato con l’eleganza che contraddistingue il Canale.
DONNE NEL MITO – ONDINA VALLA
Trebisonda Valla, detta Ondina, nasce a Bologna il 20 maggio 1916. Il nome Trebisonda le viene dato in onore dell’omonima città turca che il padre di Ondina ama molto.
Sin da giovanissima, la Valla si fa notare per le sue doti atletiche, è una ragazza sorridente, forte e determinata. A tredici anni si impone come una delle grandi protagoniste dell’atletica leggera italiana e l’anno dopo diviene campionessa italiana. Ondina è quindi convocata in nazionale.
Nel 1936, in pieno regime nazista, è la città di Berlino ad ospitare i giochi olimpici. Ondina ha solo 20 anni quando arriva a Berlino da Bologna. Quelle del ’36 sono le Olimpiadi immortalate dalla regista Leni Riefenstahl nel celebre film “Olympia” e la Valla incarna perfettamente il modello della sana e robusta costituzione, allora considerato il simbolo sportivo del regime fascista. Ondina non tradisce le aspettative dei suoi fan e stabilisce il primato del mondo nella gara degli 80 metri ostacoli vincendo la semifinale e arrivando prima al traguardo della finale, in una gara serratissima in cui è necessario il fotofinish per decretare l’ordine di arrivo delle prime quattro atlete.
Come racconta Fiammetta Scimonelli (Segretario Generale Unione Stampa Sportiva Italiana – U.S.S.I.): “La vittoria è stata per lei una conquista certa perché quando ha vinto la semifinale, ha fatto il record del mondo e poi (…) è riuscita in finale a ripetere quel risultato. Vuole dire che si era preparata a questo avvenimento olimpico con la chiarezza e la sicurezza di una che sapeva quello che voleva.”
La vittoria della Valla alle Olimpiadi di Berlino è un evento storico, è il primo oro olimpico conquistato da una donna italiana. “Al governo – racconta Scimonelli – dava lustro l’idea di questa vittoria femminile così nuova (…) andare poi a vincere proprio a Berlino… Ha avuto un ruolo di propaganda forte.”
Dopo le Olimpiadi del 1936, Ondina Valla continua a competere e a vincere fino ai primi anni Quaranta, quando è costretta ad abbandonare l’attività agonistica per problemi alla schiena. Muore a L’Aquila nel 2006, all’età di 90 anni, lasciando all’Italia e allo sport il ricordo indelebile della sua impresa olimpica e continuando a rappresentare un modello per le atlete di tutti i tempi.