La storia dei Giochi olimpici è costellata di atlete che hanno brillato per talento, determinazione e coraggio. Diva Universal (SKY – Canale 128), proprio in vista di Londra (27 luglio 2012), dedica una serie di appuntamenti speciali di “Donne nel mito” alle donne che, per diversi aspetti, hanno legato il loro nome alle Olimpiadi. Da Sara Simeoni a Novella Calligaris, da Nadia Comaneci a Leni Riefenstahl, da Ondina Valli fino a Fanny Blankers-Koen, ogni mese – da marzo ad agosto – il Canale celebra un volto dello sport.
Ad accendere la fiaccolata delle grandi sportive sarà una campionessa tutta italiana, Sara Simeoni, saltatrice che ha incarnato l’orgoglio del Paese stabilendo nel 1978 il record del mondo di salto in alto – 2,01 metri – e aggiudicandosi poi diversi riconoscimenti come la Medaglia d’Oro alle XXII Olimpiadi di Mosca nel 1980.
L’appuntamento con questa prima “Donna nel mito” legata alle Olimpiadi è per giovedì 15 marzo alle ore 21.00.
Donne nel mito è la serie di brevi pillole prodotte da NBC Universal Global Networks Italia per svelare l’altra parte della storia, quella scritta dalle donne, rivelata dalle sue protagoniste: da Lady Diana a Maria Callas, da Jacqueline Kennedy a Margaret Thatcher. Vite straordinarie ed intense di figure femminili che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l’ammirazione del mondo. Un compendio dedicato alle donne di sempre e raccontato con l’eleganza che contraddistingue il Canale.
DONNE NEL MITO – SARA SIMEONI
«È una delle grandi atlete dello sport italiano, una delle più conosciute al mondo che ha portato all’universo femminile una grande immagine perché, oltre ad aver fatto dei record, ha avuto sempre un comportamento serio, coerente e corretto con tutto il mondo.» Così Giovanni Petrucci, presidente del CONI, ricorda Sara Simeoni.
Nata il 19 aprile del 1953 a Ripoli Veronese, Sara cresce con un grande sogno: diventare una ballerina classica. Si dedica con impegno e passione alla danza nella città di Verona con il desiderio di esibirsi un giorno nella sua Arena. Quando la sua classe di ballo riceve una convocazione per partecipare ai provini per uno spettacolo dell’Aida, arriva finalmente la prima occasione tanto attesa. Tra le ragazze della sua classe, però, i responsabili dell’Arena scartano proprio la Simeoni perché considerata di statura troppo alta per il balletto. Sara non si arrende e tenta di superare un altro provino, quello alla Scala di Milano dove, con grande sorpresa, riesce ad essere ammessa. La Simeone si trova così a dover affrontare una difficile decisione: trasferirsi a Milano per la danza e lasciare la famiglia, o rimanere a Verona e cercare una strada alternativa.
La soluzione le arriva con l’aiuto di Marta Castaldo, l’insegnante che nel 1965 la indirizza nel mondo sportivo e le fa conoscere la disciplina del salto in alto dove Sara possiede tutte le misure necessarie per poter eccellere. Il suo talento viene notato dal tecnico Bragagnolo; sin da principiante, infatti, la Simeoni riesce a raggiungere 1.25 metri nei primi salti per poi ottenere, nella categoria juniores, importanti risultati. Con i primi successi arriva anche un nuovo allenatore: Erminio Azzaro, che diventerà suo marito e da cui avrà un bambino. Grazie alla sua grande passione e all’aiuto di Erminio, Sara supera il muro dei 2 metri, combattendo duramente con le avversarie di tutto il mondo e aggiudicandosi così il record mondiale di salto in alto (1978). Come lei stessa racconta in un’intervista: «Mi chiede il giudice “Cosa vuoi provare?”. “Mettiamo 2,01”, ma era stato così, per dire.» Dal 1970 in poi, la sua storia sportiva avanza con incredibili risultati e con premi a livello mondiale. Dal 1970 al 1980 è campionessa italiana di salto in alto per ben dieci anni consecutivi. Nel 1976 è Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Montréal e nel 1980 Medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Mosca e a Sindelfingen ai Campionati europei di atletica leggera indoor. Lo stesso anno viene insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 1984 Sara si aggiudica la Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Los Angeles e, nel 1986, le viene dato il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. «Sara Simeoni – racconta Petrucci – ha avuto un ruolo esaltante per la donna. Da lei in poi la donna si è andata sempre più affermando.»
Prima atleta italiana a cui va il grande merito di aver aperto la strada alle donne in un mondo tutto al maschile come l’atletica leggera, la 14 volte campionessa italiana di salto in alto Sara Simeoni vanta un primato italiano che ha resistito per ben 36 anni.