Il conduttore, divulgatore, illusionista Marco Berry debutta su DMAX al timone di un nuovo programma destinato a lasciare il segno: “QUESTO STRANO MONDO”, viaggio per spiegare alcuni tra i fenomeni più bizzarri e curiosi al mondo, al via martedì 21 giugno alle 21:25 sul canale 52.
Sarà Berry, una lunga carriera tra tv, teatro e magia, spirito curioso e instancabile indagatore della realtà in ogni sua forma, a condurre lo spettatore attraverso l’investigazione di una serie di accadimenti apparentemente inspiegabili ma che possono risalire ad una spiegazione scientifica.
Fin dalla notte dei tempi, l’uomo ha sempre cercato una spiegazione a ciò che non comprende. Oggi pensiamo di aver capito quasi tutto del nostro caro mondo, eppure ogni tanto qualcosa ancora ci sfugge: avvenimenti che sembrano sfidare ogni logica, fenomeni che razionalmente non sarebbero mai potuti accadere, e invece… accadono. Con l’aiuto di Marco Berry osserveremo ogni angolo della Terra attraverso testimonianze dirette e filmati provenienti sia da telecamere stradali o di sicurezza, che ripresi da videocamere o cellulari di utenti, per cercare di capire insieme perché l’impossibile, a volte, diventa possibile.
Tra le storie che verranno presentate in ogni puntata: incredibili fenomeni metereologici nel Midwest americano o nei siti Maya, animali mai visti prima in Alaska, avvistamenti di oggetti volanti non identificati nei cieli della California, incontri ravvicinati nelle profondità oceaniche, curiosi fasci di luce che squarciano il cielo in Argentina, inspiegabili rumori in una cittadina del Canada e tanto altro.
Sarà Berry a spiegare e dimostrare attraverso scienza e razionalità – ed esempi di simili fenomeni italiani, recenti e non – l’origine scientifica di quanto mostrato. Per le riprese sono stati scelti i sotterranei del Bunker del Monte Soratte (Roma), luogo ricco di storia, nascondiglio di nazisti durante l’occupazione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale, poi tornato in auge durante la Guerra Fredda come rifugio antiatomico, è oggi sito didattico “della memoria” e in l’occasione del set è stato attrezzato come un laboratorio investigativo.