Il capoluogo ligure diventa protagonista del docu-film «Acquario, emozioni a Genova», produzione originale Mediaset in onda su “Focus” (tasto 35 del telecomando), domenica 23 dicembre in prima serata.
La rete tematica free diretta da Marco Costa – a due giorni dal Natale – riaccende i riflettori su Genova alla fine di un anno in cui è stata drammaticamente al centro delle cronache.
Un viaggio straordinario per scoprire le meraviglie dell’Acquario di Genova, il più grande d’Europa, il più amato. Un luogo che, dopo il crollo del Ponte Morandi, è diventato simbolo di speranza e di riscatto.
L’Acquario di Genova, infatti, non è un semplice zoo. Gran parte degli animali ospitati – delfini, squali, foche, lamantini, pinguini – sono stati salvati da morte certa, curati da ferite o malattie, oppure nati all’interno della struttura stessa.
«Acquario, emozioni a Genova» è raccontato da Vincenzo Venuto. Il divulgatore scientifico, accompagnando un gruppo di bambini alla scoperta dell’enorme struttura (27.000 metri quadrati di superficie espositiva, 12.000 varietà animali e 200 vegetali), spiega come l’acquario, fonte di vita e di meraviglie, sia un esempio di rinascita per la città e per l’intera Regione. Immagini mai viste prima: il pasto degli squali, i giochi dei pinguini, le cure dei veterinari, la manutenzione delle gigantesche vasche, persino la nascita di un delfino.
Nel docu-film alcuni attori interpretano genovesi illustri: Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Niccolò Paganini e Goffredo Mameli. Con loro si esce dall’Acquario per avventurarsi tra i caruggimedioevali e i Palazzi dei Rolli, esplorando il Museo del Risorgimento, il Palazzo Doria-Tursi, il Palazzo delle Regione, il Teatro Carlo Felice.
L’omaggio di “Focus” a Genova, città ferita ma che non si arrende, ospita anche un intervento del Governatore della Liguria Giovanni Toti, che invita tutti a non dimenticarla.
«Acquario, emozioni a Genova» è un programma Videonews, a cura di Carlo Gorla ed Emanuela Fiorentino, scritto da Sara Scorpati, produzione esecutiva di Livia Soroldoni e regia di Fabrizio Lopresti.