Sabato 1° dicembre, Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS, “Focus” propone la maratona «AIDS: nemico invisibile» – composta da sei documentari inediti e una serie di approfondimenti a cura della struttura Videonews – in onda a partire dalle ore 17.00 fin dopo la mezzanotte.
Toni Capuozzo cura il racconto degli aspetti sociali, culturali e clinici della sindrome.
Il giornalista – con Guido Poli e Adriano Lazzarini del San Raffaele; Nicola Squillace del San Gerardo; Laura Testa, sessuologa; Massimo Oldrini di LILA; Federico Torzo di ANLAIDS; Efe Bal – prima di ogni filmato ripercorre le origini della pandemia; ricorda l’iniziale silenzio e paura che circondavano l’AIDS; documenta la forza rivestita dall’attivismo di quegli anni; fotografa le morti celebri, l’impegno delle star e quello dei professionisti del sesso; rammenta le reazioni del nostro Paese di fronte alla malattia; dà conto dello stato attuale delle cure e della ricerca; spiega come la trasmissione avvenga anche per via non sessuale.
Inoltre, alcuni volti Mediaset – tra questi, Maurizio Costanzo, Silvia Toffanin, Ezio Greggio, Alessia Marcuzzi, Enzo Iacchetti, Federica Panicucci, Barbara Palombelli, Alfonso Signorini, Alberto Brandi, Stella Pende, Gianluigi Nuzzi, Giorgia Rossi, Vincenzo Venuto, Claudio Brachino, Nicola Savino, Pierluigi Pardo, Cristina Chiabotto, Vincenzo Venuto, Paolo Liguori, Francesco Vecchi, Gerardo Greco, Alessandra Viero, Tessa Gelisio, Shaila Gatta, Mikaela Neaze – testimoniano la necessità di adottare modalità sicure nell’ambito delle relazioni e nei comportamenti così detti a rischio.
L’AIDS, infatti, continua a mietere vittime a causa della scarsa percezione del pericolo che rappresenta la sindrome da immunodeficienza acquisita.
Apre la maratona del canale tematico free Mediaset dedicato alla divulgazione, diretto da Marco Costa, “Aids: le origini del virus”: mentre le origini della malattia restano tutt’ora poco chiare, il doc cerca di spiegare dove e perché sia nato il virus e come abbia contagiato gli umani.
Segue “Aids: cronaca di una rivoluzione”.
Forte di una nomination agli Oscar, l’opera narra come, alla fine degli anni ’80, un gruppo di attivisti di ACT UP abbia aspramente combattuto per ottenere che l’HIV fosse considerato un tema d’interesse pubblico e che autorità, legislatori, servizio sanitario e multinazionali farmaceutiche americane si attivassero per combatterlo.
“+/- Il sesso confuso” illustra la diffusione della pandemia in Italia, tra gli ’80 e i ’90. Medici, volontari, attivisti, malati, insegnanti: un viaggio nella sofferenza, nella disinformazione e nel pregiudizio, presenti nonostante il tentativo di chiarire, specialmente ai più giovani, le dinamiche dell’infezione e le corrette modalità per proteggersi.
“Aids: quando lo sconfiggeremo?” – attualissimo: è stato realizzato nel 2018 – fa il punto sugli attuali protocolli di cura per l’AIDS e sulle ricerche più avanzate in materia.
“Sangue infetto: una storia su cui riflettere” tratta lo scandalo del trattamento per emofiliaci che infettò 10.000 americani.
Da questa vicenda, ricostruita attraverso la testimonianza di sei famiglie colpite dal virus, ha avuto origine una causa civile ed una sensibilizzazione politica che ha reso obbligatori e accurati i controlli sul sangue usato per le trasfusioni.
In chiusura, il film “Inside Lara Roxx” documenta la vicenda di una giovane canadese che, arrivata a Los Angeles, entra nell’industria del porno.
Dopo due mesi, sola e spaventata, si scopre sieropositiva. La sua indomita battaglia legale ha, sì, fermato per diverso tempo i set californiani dell’hard, ma ha ottenuto anche una serie di norme che oggi tutelano la salute degli attori.