“Volevo raccontare una politica fatta in un modo sano, come aspirazione legittima di entrare in un mondo di adulti facendo qualcosa e non stando alla finestra guardare”: Marco Paolini introduce i suoi “Album d’Aprile” con una riflessione personale, tra ideali e disillusioni, in esclusiva per l’appuntamento “Secondo me” di laeffe, mercoledì 11 marzo alle 21.00 (canale 50 DTT e tivùsat, 139 di Sky).
“Parlo di bambini che crescono e si innamorano della politica, perché a me è successo e a tutta la mia generazione credo”, dice un Paolini intimo e appassionato alle telecamere di laeffe introducendo “Album d’Aprile”, una biografia collettiva che racconta l’Italia attraverso le storie di un gruppo di amici in una provincia del Nord Italia a metà degli anni Settanta. Uno spettacolo che fotografa un pezzo di vita tra il campo da rugby e la piazza: nell’universo della palla ovale c’è tutto, passione politica e agonismo sportivo, l’odore del fango, dello spogliatoio e del terzo tempo, ma sullo sfondo emergono luci e ombre degli anni in cui il confronto politico si fa scontro di piazza.
“Oggi è difficile immaginare una rivoluzione o presunta tale come quella del Sessantotto – dice l’autore – è evidente che la politica come azione ideale si scontra con l’esercizio del potere corrompendo le migliori intenzioni, ma questo è un Paese che ha un livello di corruzione che assolutamente lo colloca al di fuori dell’Occidente e lo riporta a livello di Repubblica di banane. (…) Io ho rispetto di chi fa la politica. Continuo a pensare che sia necessario farla, mi sembra che il tentativo di occuparsene da dilettanti sia comunque nobile: non credo che l’esercizio della politica vada confinato ai professionisti. Stessa cosa per il rugby”.
Laeffe propone un appuntamento inedito ed esclusivo con l’attualità attraverso il pensiero e l’arte di Marco Paolini in “Album d’Aprile”, mercoledì 11 marzo alle 21.00.