“Spit è per me un programma importantissimo, anzitutto perché si basa sulla tecnica del freestyle che ha un appeal fortissimo, anche per chi non segue il genere hip-hop. A vedersi, il freestyle è qualcosa di magico e circense: è incredibile vedere come alcuni ragazzi siano talmente bravi da riuscire a fare rime che ti lasciano a bocca aperta, improvvisandole al momento. Ma ‘Spit’ sarà anche una delle più grandi occasioni per l’hip-hop. Sarà l’occasione di dimostrare che non esistono solo i talent show canonici, fatti di lacrime; in ‘Spit’ non ci sarà gente che piange, ma ragazzi che sudano e che competono nel senso più bello del termine”.
Così Marracash parla di “Spit”, la serie che – dopo l’anticipazione di dicembre con il Gala – andrà in onda da venerdì 9 marzo alle ore 21.10 su MTV (canale 8 del Dtt) per nove settimane, con il “king del rap” a fare da master of ceremony. Uno show che porterà sugli schermi televisivi il mondo dell’hip-hop e il suo linguaggio, quello del freestyle e delle rap battles, per raccontare la realtà dei giovani attraverso le loro stesse voci.
In “Spit” saranno protagonisti dodici rapper emergenti, che si sfideranno nel corso delle nove puntate settimanali dello show, fino ad arrivare a un unico vincitore che conquisterà il titolo assoluto. Verranno dunque premiati la forza comunicativa, la tecnica, il talento dell’improvvisazione nel raccontare la più stretta attualità, con l’autenticità che caratterizza un linguaggio come quello dei rapper. A giudicare le performance ci sarà un parterre di giornalisti specializzati, addetti ai lavori e ospiti musicali di generi diversi rispetto al rap. Anche il pubblico nell’arena avrà un ruolo fondamentale perché – in caso di parità fra i rapper in gara – sarà chiamato a esprimere il proprio gradimento, applaudendo per gli artisti preferiti. I rapper scopriranno sul ring le tematiche da affrontare nelle battle eliminatorie; saranno invece di freestyle puro e senza temi le battaglie finali, per lasciare libero sfogo alla creatività degli artisti.
Ospite speciale della prima puntata, in onda venerdì 9 marzo, sarà Morgan.
IL RAP, UNO STILE DI VITA
Il rap è più di uno stile musicale, è uno stile di vita. Nato come una delle espressioni della cultura hip hop, il rap si è sviluppato negli anni diventando uno dei principali linguaggi dei giovani a livello mondiale.
Il racconto della realtà in rime ha radici molto antiche, ma acquista un significato moderno proprio grazie al rap che, se inizialmente si è imposto come un fenomeno prettamente americano, ha ben presto conquistato il resto del mondo grazie al suo background di strada, di periferia.
Oggi il rap è una delle prime forme di comunicazione dei giovani che, attraverso le parole, le rime e i suoni, cercano di raccontare a modo loro la realtà che li circonda, senza mezzi termini e buonismi. Il rap è diretto, a volte ironico ma anche cattivo, capace di colpire l’avversario a suon di rime, è libero nell’espressione ma allo stesso tempo segue delle regole ben precise.
Il rap è uno stile di vita perchè al suo interno racchiude degli universi valoriali e stilistici ben precisi, ma è anche una forma di ribellione, un modo per far sentire la propria voce e per farsi ascoltare, un credo di appartenenza, e il linguaggio è il primo tratto distintivo di questo mondo.
In questo scenario, MTV decide di entrare nel mondo del rap attraverso un talent show, non fatto di sentimenti e lacrime, ma di battaglie, sudore, fatica, uso della parola, espressione, anima; un talent show che è anche cattiveria, parole dure e crude, non è solo apparenza, ma anche e soprattutto contenuto.
Il rap per sua natura esce dagli schemi e travalica qualsiasi confine, così come fanno i ragazzi attraverso il freestyle e le rap battles, le prime forme di combattimento che ciascun rapper si trova ad affrontare: non solo un esercizio stilistico dove poter dimostrare le proprie capacità, ma un universo simbolico che attraverso le parole e la gestualità si trasforma in un messagio chiaro, in una sfida che spesso va ben oltre il concetto di battaglia per entrare a far parte della quotidianità, del proprio modo di essere e di affrontare la vita.
Perchè MTV Spit? Perchè MTV rappresenta i ragazzi, ed è arrivato il momento di ascoltarli!
NICCOLO’ AGLIARDI
Sono un cantautore pop, e vengo a giudicare un mondo che non conoscevo: questo mi consente di avere quella leggerezza, allegria e curiosità che ha solo chi si affaccia su qualcosa di nuovo.
Il freestyle è un mondo interessante, dove la parola è protagonista.
Prendo questo incarico più come un divertimento che come un lavoro, ovviamente mettendoci tutta la serietà necessaria per svolgere questo ruolo.
I ragazzi (i rappers) sono eccellenti, emotivamente coinvolgenti, tecnicamente ineccepibili. Devo ancora capire qualche loro “regola grammaticale”, ma mi entusiasmano.
MASTAFIVE
Quello che più mi preme in questo programma non è la fedeltà alle battle “vere”, quelle che si svolgono in strada, perchè siamo in tv e non sarebbe possibile, ma di essere il più fedeli possibile allo spirito delle rap battle.
E’ necessario per affrontare una battle, perché è quello che viene comunicato e recepito dalla gente.
L’unica risorsa di questi ragazzi è la parola, il microfono: spesso non sanno cantare nè ballare, quello che gli rimane è essere loro stessi.
A Spit non c’è l’hip pop, c’è il rap e molto altro.
Lo Spit Gala è stato una festa, il programma Spit è un’altra cosa e già dalla prima puntata è arrivato il vero spirito della battle, lo scopo di questo programma. In più Morgan, il primo “extra giudice”, è riuscito a cogliere delle sfumature importantissime, e con i suoi giudizi ha svolto gran parte del lavoro che volevo fare io.
La gara di freestyle è per me la più emozionante.
Il freestyle è improvvisazione pura: si può fare intrattenimento, approfondire un argomento scelto…
Hai 4/4 a disposizione per poter dire qualcosa che possa mettere in difficoltà l’avversario, per fare in modo che non possa controbattere.
Ha origine antiche: pensiamo alle lotte sulle quartine, o ai pirati. Può sembrare troppo grezzo, di strada, ma non è così. Per capire veramente cos’è bisogna assistere dal vivo ad una battle.
MARRACASH
Spit è un’esperienza nuova e molto divertente. Mi piacciono le nuove sfide e credo molto in questo programma: direi che come esordio televisivo non poteva esserci niente di meglio.
I ragazzi in gara sono bravissimi. Sono stati selezionati da Mastafive che è un vero esperto del settore, soprattutto a livello uderground, (ricordiamo per esempio tecniche perfette).
e sono abituati alle sfide. La vera novità è che qui non ci sono solo “insulti” e battaglie fra di loro e di freestyler: c’è un tema scelta da approfondire e sviluppare, quindi bisogna essere sempre informati.
Le sfide sono una caratteristica dei talent show, e in un certo senso questo programma lo è, soprattutto per le sue regole e le sue eliminazioni. Non ho nulla contro i talent, anche se non li seguo particolarmente. Qui la grossa differenza è nel genere trattato, nell’underground.
Tre consigli per i ragazzi freestylers?
- Allenarsi tantissimo: la mente deve essere abituata all’improvvisazione e a non incepparsi
- Originalità e personalità
- Mettersi in gioco, tirare fuori le palle, confrontarsi il più possibile
Condotto da Marracash, “Spit”, da venerdì 9 marzo alle ore 21.10 su MTV (canale 8 del Dtt), il nuovissimo show per tutti coloro che vogliono dire la propria e ascoltare quella degli altri.