La nuova versione di “Dracula”, che Mya programma dal 15 marzo in anteprima assoluta ogni sabato in prima serata, è la più attuale e rivoluzionaria. Il cult di Bram Stoker, firmato dalla stessa produzione di “Downton Abbey”, assume un taglio inedito nonostante le molteplici riletture divise tra grande e piccolo schermo.
L’ultima in ordine temporale vede Jonathan Rhys Meyers nei panni di Vlad Tepes che, fingendosi un imprenditore americano, si reca nella Londra vittoriana per introdurre la scienza moderna contro i poteri forti che vogliono mantenere lo status quo.
La conoscenza della bella Mina Murray (Jessica De Gouw), apparente reincarnazione della defunta moglie Ilona, sconvolgerà i suoi piani. L’aspetto new-romantic e di amor fou prende il sopravvento su una trama che nella consuetudine ha calcato la mano (e i canini) sul tema vampiresco, qui inserendo oltremodo il concetto del demone interiore – Dracula, per l’appunto – che alberga dentro l’animo di un protagonista con la sete, più che di sangue, di vendetta. Non è un caso che il motto quasi filosofico del protagonista sia, nella puntata pilota, “il sangue è vita!”.
Le riprese della serie sono avvenute a Budapest.