La serie-fenomeno “Orange Is The New Black” di Netflix, ambientata all’interno di un carcere femminile, andrà in onda in anteprima assoluta su Mya dal 12 giugno, ogni giovedì in prima serata.
Si tratta di uno dei titoli seriali di cui la stampa americana si è occupata maggiormente nell’ultima stagione – sia per i temi affrontati che per l’alta qualità di messa in scena – non da ultima l’ultima copertina del prestigioso “Entertainment Weekly” in edicola che lo definisce letteralmente “strangest, kinkiest and most surprising hit on tv”.
La serie racconta le vicende di Piper Chapman, una donna del Connecticut che viene condannata a scontare 15 mesi nel carcere federale di Litchfield per aver trasportato una valigia piena di soldi per conto di una trafficante di droga internazionale un tempo sua amante. Guarda caso quest’ultima finisce nello stesso carcere di Piper…
Girata col taglio dramedy (a metà strada tra la black comedy e il drama), tratta dal libro di memorie omonimo di Piper Kerman, “OITNB” è stata ideata da Jenji Kohan, già ideatrice della serie cult – assai chiaccherata anch’essa – “Weeds”, su una vedova che alla morte del marito si mette a spacciare cannabis per mantenere i due figli.
“La serie indaga sull’auto-distruzione e sulla brutalità che si annida anche nell’animo femminile – ha dichiarato l’ideatrice Kohan – la prigione è solo un megafono di questo aspetto”.
In America, il debutto del serial è stato più visto di un altro titolo Netflix come “House of Cards”. Tra i riconoscimenti si contano un People’s Choice Award e un Peabody Award. Jodie Foster dirige il terzo episodio della serie che è già stata rinnovata per la seconda stagione. Le due interpreti principali, la bionda Taylor Schilling e la bruna Laura Prepon, sono diventate in patria icone di stile e idoli della comunità lesbo. La serie vanta per la prima volta un transgender negli interpreti principali. Il tema musicale, “You’ve got Time”, è eseguito da Regina Spektor.