Pablo Trincia accende i riflettori sul caso di circa 300 negozi che, nella metropolitana di Milano, non risultano presenti in nessuna carta catastale. Questi esercizi commerciali, i cui spazi sono affittati dall’ATM (Azienda Trasporti Milanesi), una società privata di proprietà del Comune di Milano, sembrerebbe non abbiano mai pagato l’Ici, un’imposta sul valore catastale dell’immobile, impossibile da versare se l’immobile non è mai stato accatastato. Per far luce sulla vicenda, la Iena intervista l’avvocato tributarista Maurangelo Rana, l’assessore al bilancio del Comune di Milano Bruno Tabacci, l’assessore alla viabilità del capoluogo lombardo Pierfrancesco Maran e il Presidente dell’ATM Bruno Rota. (Nell’altro allegato il comunicato con le dichiarazioni delle persone intervistate).
Luigi Pelazza intervista il pentito ed ex ‘ndranghetista Luigi Bonaventura, in passato mandante ed esecutore di diversi omicidi. L’uomo, che vive in una località protetta, fino al 2005 a capo di una potente famiglia di Crotone, racconta alle Iene della sua decisione di collaborare con la Giustizia, dei diversi arresti (tra familiari ed affiliati) realizzati grazie alle sue dichiarazioni e, soprattutto, di come ha vissuto l’Ndangheta e che cosa comporti tradirla.
Pablo Trincia realizza, per la prima volta in Italia, una videointervista ad un membro di Anonymous, la famosa organizzazione nata in internet i cui componenti non hanno un’identità. Questo gruppo, nato senza una vera organizzazione gerarchica, è diventato famoso per gli attacchi dimostrativi a diversi siti internet di enti e amministrazioni pubbliche, realizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ad alcune tematiche particolari. A spiegarle è proprio l’Amonymous intervistato che, dopo una comunicazione in chat di 9 mesi, ha deciso di raccontarsi e raccontare il gruppo di cui fa parte alle Iene.