Della sua avventura rossonera ricorderà sia i momenti negativi, come la pagina nera di Istanbul, sia le grandi gioie con le vittorie dello scudetto e delle Champions league. Il rapporto con Carlo Ancelotti, con cui stabilisce un’amicizia di quelle inossidabili. Infine, l’avventura in Nazionale e la conquista della Coppa del Mondo nel 2006. All’inconfondibile accento di Rino fanno da contrappunto le voci dei familiari, mamma Costanza e papà Franco, dei suoi amici d’infanzia, dei primi tecnici che lo scoprirono in Umbria, del compagno di squadra Billy Costacurta, del grande amico – allenatore Carlo Ancelotti.