Sabato 26 novembre, una navicella spaziale della Nasa sarà lanciata verso Marte. Trasporterà il “Curiosity”, il più grande robot mai realizzato per l’esplorazione del pianeta rosso, del peso di 800 kg e dalle dimensioni di un’automobile. Curiosity avrà un passeggero d’eccezione: Leonardo da Vinci, attraverso le copie digitali del Codice del Volo e dell’Autoritratto.
Un’idea nata dal tg scientifico di Rai3 Tgr “Leonardo”, che aveva organizzato e trasmesso la visita di Charles Elachi – direttore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, il più importante centro di ricerche della NASA sulle missioni spaziali – al prezioso manoscritto e all’autoritratto nella Biblioteca Reale di Torino. “La mia vita – aveva detto lo scienziato americano al tg scientifico dopo aver potuto sfogliare il Codice del Volo di Leonardo – è sempre stata affascinata da questo genio che ha messo le basi per il nostro andare su Marte, sugli altri pianeti e oltre. È difficile credere di avere in mano il documento forse più importante nella storia della scienza e nella storia del volo”. E – accogliendo la proposta di Tgr Leonardo, Elachi aveva annunciato: “Faremo diventare realtà il sogno del volo – fatto cinquecento anni fa da Leonardo – ospitando una riproduzione digitale del suo Codice del Volo su una sonda spaziale che atterrerà su Marte”.
Il progetto è stato illustrato alla Reggia di Venaria da Mario Turetta, direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte; Alberto Vanelli, direttore del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale e Vicepresidente esecutivo Comitato Italia 150; e Clara Vitulo, direttore della Biblioteca Reale di Torino, dove sono normalmente conservate le due opere di Leonardo, da una settimana in esposizione alle Scuderie Juvarriane della Reggia. I dettagli della missione spaziale sono stati raccontati dal collegamento telefonico con Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, in questi giorni in Cina per una collaborazione con l’Agenzia Spaziale Cinese, e dalla giornalista Rai Silvia Rosa Brusin.
“Sono molto felice che questa idea sia diventata realtà – ha detto il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Mario Turetta – Avevo accolto con entusiasmo la proposta del Tg Leonardo di rendere possibile l’incontro tra due mondi distanti migliaia di chilometri e cinque secoli, eppure accomunati dalla stessa passione per il sapere e la scoperta, quello di Leonardo Da Vinci e quello di Charles Elachi. Ed è uno splendido modo, a una settimana dall’apertura, di celebrare la grande mostra su Leonardo che ospitiamo alla Reggia di Venaria e che chiude i festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia”.
“Sono davvero commossa che un’idea nata da una trasmissione televisiva (è la prima volta che succede al mondo) sia riuscita a portare su un altro pianeta uno dei più importanti simboli della scienza e della cultura dell’umanità – ha aggiunto Silvia Rosa-Brusin, vice caporedattore di TGR Leonardo – In più, è il Leonardo di Torino, e questo mi rende ancora più felice”.
Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana ha augurato buon viaggio verso Marte a Leonardo:“Siamo stati lieti di accogliere la proposta. Il direttore del Jpl, il centro Nasa con cui collaboriamo spesso mi ha raccontato di aver provato una fortissima emozione quando ha tenuto tra le mani il Codice di Leonardo, e lo ha voluto, anche se in modo virtuale, per il rover marziano”.
Il quotidiano scientifico della Rai dedica alla missione sul pianeta rosso la puntata in onda venerdì 25 novembre alle 14.50 su Rai3. In sommario, i preparativi per la missione, le attese scientifiche, e i segreti di “Curiosity” che avrà il compito di cercare molecole organiche – e quindi tracce di vita – sulla superficie di Marte. Tra gli interventi, quello di Joy Crisp, la responsabile dei geologi del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, il più importante centro di ricerche della Nasa che ha accettato di dare un “passaggio” al genio di da Vinci.