Ad un anno esatto dalla scomparsa, il 29 novembre, Rai Movie ricorda Mario Monicelli. Regista, sceneggiatore e attore, il cantore dei vizi e delle virtù dell’italiano medio sarà il protagonista di una programmazione speciale che, dal primo pomeriggio fino a notte inoltrata, proporrà molti dei suoi più grandi successi cinematografici.
Accanto alle opere che lo hanno consacrato come Maestro della commedia all’italiana, la giornata prevede la messa in onda alle 23.00 della prima puntata di Ladri di biciclette, programma di approfondimento condotto da Vira Carbone, che racconterà gli aspetti più nascosti della personalità del regista, ripercorrendo con leggerezza e profondità la sua filmografia con l’ausilio di materiale di repertorio raro e inedito e riproponendo, infine, alcuni estratti della sua ultima intervista televisiva.
La giornata speciale dedicata al regista romano prenderà il via alle 13.00 con il film del 1960 “Risate di gioia”, interpretato da due grandissimi protagonisti del cinema italiano come Anna Magnani e Totò. La pellicola, che si avvale delle musiche di Lelio Luttazzi, racconta la storia di una comparsa di Cinecittà alla ricerca di denaro. La storia è tratta da due racconti di Alberto Moravia.
Alle 14.45, poi, la commedia “E’ arrivato il cavaliere”, dove un gruppo di venditori ambulanti capitanati da Tino Scotti lotterà per la conquista di un terreno abbandonato. Oltre alle musiche di Nino Rota e alla fotografia di Mario Bava il film si fregia della presenza di una giovane Silvana Pampanini.
Alle 16.10 la programmazione prevede l’ultimo lungometraggio di Mario Monicelli, “Le rose del deserto”. Il film del 2006, liberamente ispirato al libro di Mario Tobino “Il deserto della Libia”, racconta le vicende in Libia di una sezione sanitaria del Regio Esercito durante la Campagna del Nord Africa nel 1940. A fare i conti con la dura realtà del deserto e della guerra uno straordinario Alessandro Haber nei panni del maggiore Strucchi, un commovente Giorgio Pasotti e un inedito Michele Placido alle prese con gli abiti monastici di un frate.
Sarà poi la volta, alle 18.00, di “Un eroe dei nostri tempi”, il film del 1955 che vede come protagonisti tre mostri sacri della commedia italiana: Alberto Sordi, Franca Valeri e Giovanna Ralli. Graffiante ritratto dell’Italia piccolo borghese alla vigilia del boom economico, la storia racconta le vicissitudini di Alberto, un individuo pavido e pieno di complessi. Conformista e diffidente il suo unico imperativo è quello di tenersi lontano dai guai, ma ovviamente non ci riuscirà.
Alle 19.30 andrà in onda i “I nuovi mostri”, del 1977. Il film propone quattordici piccoli episodi firmati, oltre che da Monicelli, da altri due nomi eccezionali come Dino Risi ed Ettore Scola. I vizi e le meschinità dell’italiano medio, alle prese con la rinascita economica e con l’euforia dovuta alla fine degli anni di piombo, sono messe in luce attraverso l’occhio attento dei tre registi. Monicelli firma gli episodi “Autostop” e “First Aid”.
In prima serata, alle 21.00, Rai Movie proporrà il grande classico del 1966 “L’armata Brancaleone”. Presentato in concorso al diciannovesimo Festival di Cannes, il film è da molti considerato il capolavoro del Maestro Monicelli. Protagonista principale uno straordinario Vittorio Gassman alle prese con Brancaleone, un improbabile condottiero che raccoglie una scalcinata compagnia di ventura per andare alla conquista di un feudo pugliese. I costumi medievali e l’invenzione di un idioma immaginario a cavallo tra il latino maccheronico e la lingua volgare rendono la pellicola un vero gioiello. Nel cast anche Gian Maria Volontè e Chaterine Spaak.
Dopo lo speciale “Ladri di Biciclette” condotto da Vira Carbone, alle 23.35 andrà in onda il film drammatico del 1963 “I compagni”. Il film, che ottenne una nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale, vede come protagonista il mitico Marcello Mastroianni nei panni di un sindacalista di Torino che, alla fine dell’800, cerca di coordinare i lavoratori di un’azienda tessile per ottenere la riduzione degli orari disumani. Nel cast anche Folco Lulli, il quale vinse per l’interpretazione il Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista, Annie Girardot e una giovane Raffaella Carrà.
All’1.50 andrà in onda un’inedita commedia di Monicelli, al quale il regista era molto affezionato: “Toh, è morta la nonna”. La pellicola, del 1969, racconta la storia dei componenti di una famiglia riuniti al capezzale della nonna, morta folgorata da un televisore, che per contendersi l’eredità si uccidono a vicenda. Il film, scomparso e dimenticato per molto tempo, ironizza sul ’68 e la contestazione giovanile con un umorismo nero.
L’eccezionale rassegna dedicata al Maestro Mario Monicelli, Leone d’Oro alla carriera nel 1991, si concluderà alle 3.20 con il film “Vogliamo i colonnelli”. La pellicola del 1973, presentata al ventiseiesimo Festival del Cinema di Cannes, tratta di un maldestro tentativo di colpo di Stato. Un Ugo Tognazzi in stato di grazia interpreta un’ex ufficiale dell’esercito, divenuto deputato dell’estrema destra che, insieme ad un gruppo di colonnelli, organizza un golpe. Il tentativo di sovvertimento democratico naufragherà a causa di innumerevoli imprevisti ma di questo approfitterà il Ministro degli Interni che, emanando delle leggi speciali, effettuerà il vero e proprio colpo di Stato.