In napoletano la Paranza è una barca di pescatori. Negli anni è venuto a indicare il gruppo di fuoco di un’organizzazione criminale. Le paranze sono quelle che fanno le “stese”, le azioni intimidatorie, che uccidono, che terrorizzano alcuni quartieri di Napoli.
Il docu-film “La paranza della bellezza” di Luca Rosini, in onda il 20 febbraio alle 23.30 su Rai2, racconta un altro tipo di Paranza, composta da persone che cercano di cambiare lo stato delle cose, persone impegnate nella riscoperta del patrimonio culturale, nella musica e nel sociale all’interno del Rione Sanità.
Alcuni sono educatori, altri lavorano nel quartiere come guide turistiche, altri ancora sono semplici utenti: bambini e giovani, cittadini che desiderano il riscatto sociale. Attraverso il loro sguardo scopriamo come la bellezza può diventare uno strumento per cambiare la vita delle persone. La Cooperativa “La Paranza”: creata dai giovani del quartiere per rendere accessibili ai turisti le antiche Catacombe e le bellezze del quartiere. L’Orchestra “Sanitansamble”: un progetto di formazione alla musica per bambini e ragazzi. Il teatro: uno strumento di liberazione personale che rende i giovani protagonisti al di là delle differenze sociali. Il Centro educativo “Sane Stelle”: laboratori di espressione artistica e creativa che coinvolgono anche chi è in fuga dalla scuola.
Il film si ispira all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (2018). Una produzione Rai2 che nasce nel contesto della produzione“Creative memory: the past meets the future”, a cui Rai2 partecipa in collaborazione con Copeam (Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo), Asbu e altre 12 televisioni del mediterraneo. Si tratta di una coproduzione internazionale che diffonde storie di giovani che cambiano i loro territori attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale.