Tutto comincia a Milano il 17 febbraio, con un arresto da cui prende il via Tangentopoli e l’inchiesta Mani Pulite. È il 1992. L’anno che questa serie vuole raccontare. L’anno della rivoluzione.
Scorrono le prime scene, scattano le manette per Mario Chiesa, presidente di un ente comunale di assistenza agli anziani, il Pio Albergo Trivulzio. È la scintilla che genera il Big Bang, è l’inizio di Tangentopoli ed è anche la scena su cui si apre 1992, la serie di Sky Atlantic in 10 episodi, prodotta da Wildside e diretta da Giuseppe Gagliardi (“Tatanka”), nata da un’idea di Stefano Accorsi, che è uno dei protagonisti, creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, che hanno curato la scrittura delle sceneggiature. Lo story editor è Nicola Lusuardi. La serie, che ha aperto al Festival di Berlino 2015 la neonata sezione dedicata alle serieTV, debutterà il 24 marzo in contemporanea su Sky in 5 paesi: Italia, Inghilterra, Germania, Irlanda e Austria ed è distribuita internazionalmente da BetaFilm.
Sia pure in modo indiretto, attraverso i cambiamenti che i fatti del 1992 causano nella vita quotidiana di sei persone comuni, 1992 è la prima storia TV ad affrontare le vicende che 23 anni fa sconvolsero il Paese e spazzarono via una intera classe politica, sostituita da uomini e movimenti nuovi.
La serie offre un accurato affresco d’epoca, realizzato attraverso una ricostruzione quasi maniacale di gusti, colori, abiti, stili di vita di quegli anni di crisi, in cui interagiscono personaggi immaginari con i protagonisti e le ‘’vittime’’ che il 1992 portò alla ribalta della cronaca, presentati qui, grazie a una scelta coraggiosa quanto inedita, con i loro veri nomi e cognomi. Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Giovanni Falcone, ma anche il leader referendario Mario Segni, il leghista Formentini, Umberto Bossi, rivivono nell’interpretazione di attori che sullo sfondo ne riconsegnano i modi, il linguaggio, in alcuni casi persino le esatte frasi, oltre all’aspetto. Tutti personaggi che determineranno il futuro del paese. Sullo sfondo appare anche Silvio Berlusconi con due suoi discorsi pubblici in cui parlò del futuro dell’Italia con una visione basata sull’ottimismo e sulla speranza.
Storie di personaggi di fantasia si intrecciano con la cronaca e con fatti realmente accaduti, mescolando realtà e finzione. Le vite di sei persone normali si muovono all’interno di avvenimenti che fanno da cornice e restituiscono lo spirito, i drammi e i cambiamenti epocali dell’anno che ha profondamente cambiato la storia del nostro Paese.
I personaggi al centro della storia non sono poi così lontani dalle vicende di Tangentopoli. In una Milano non più “da bere” per i morsi della crisi, si muovono queste sei persone comuni, uomini nuovi chiamati a scrivere questo Italian Tabloid sulle pagine ancora bianche della Seconda Repubblica. Le loro storie personali, dapprima sullo sfondo, diventano via via sempre più centrali nella trama. Intanto, tutto intorno, si snodano i momenti chiave di quell’anno: le inchieste sempre più incalzanti, il crollo dell’impunità di politici e imprenditori, le logiche che avevano regolato quel mondo.
E poi l’avanzata impetuosa della Lega Nord, i suicidi degli imprenditori travolti dall’inchiesta, gli attentati a Falcone e Borsellino e l’avvicinarsi di Mani Pulite ai nomi eccellenti, come Bettino Craxi.
1992 è anche e soprattutto una sfida produttiva e creativa, un progetto teso a raccontare la realtà senza rinunciare ad usare tutti gli strumenti della serialità più sofisticata. Innovativo nella forma e nella sostanza.
L’obiettivo è produrre qualcosa che non sia stato ancora fatto, attraverso un racconto diretto della Storia, anche attraverso i suoi eventi più controversi. Così 1992 permette allo spettatore di restare legato ai personaggi lungo il filo della turbolenta e affascinante storia italiana.
Ancora oggi, a oltre vent’anni di distanza, si fa i conti con il nuovo mondo generato dal Big Bang di quell’anno e se ne percepisce la straordinaria ricchezza.
LA STORIA
Le vite di sei persone comuni si intrecciano con il terremoto politico, civile e sociale di Tangentopoli
Era il 17 febbraio 1992, scattava il primo arresto della maxi-inchiesta denominata Mani Pulite, quello di Mario Chiesa: è il simbolico inizio di Tangentopoli. 1992, la serie in 10 episodi, da un’idea di Stefano Accorsi, è prodotta da Sky Atlantic in collaborazione con La7 e realizzata da Wildside. Al centro del racconto sei persone comuni la cui vita si intreccia con il terremoto politico, civile e sociale innescato dalla maxi-inchiesta.
Leonardo Notte (Stefano Accorsi) è un cinico ex autonomo in fuga da un passato poco chiaro, divenuto esperto di marketing e pubblicitario di successo che cerca di capire come evolverà il paese e i suoi consumi in seguito al terremoto di Tangentopoli. Il poliziotto Luca Pastore (Domenico Diele), entra nel pool in cerca di giustizia contro uno spregiudicato industriale del quale è stato vittima, e qui incontra Rocco Venturi (Alessandro Roja) un altro agente di polizia che non è chi appare. Bibi Mainaghi (Tea Falco), è la figlia viziata di un ricco industriale, simbolo dell’imprenditoria collusa con la politica della Prima Repubblica; Veronica Castello (Miriam Leone), è una showgirl pronta a tutto pur di agguantare un ruolo da star in tv. Pietro Bosco (Guido Caprino) è un ex militare, segnato dalla Guerra in Iraq, che si trova catapultato alla Camera dei Deputati con la Lega Nord. Attraverso le loro sei storie, il loro intrecciarsi, 1992 offre un punto di vista inedito su uno dei momenti decisivi della storia del nostro Paese e di quell’anno che ha cambiato l’Italia.
La serie sarà in onda dal 24 marzo in prima serata su Sky Atlantic HD e in contemporanea su Sky Cinema 1 HD. 21 settimane di riprese per 109 giorni complessivi di set, un cast di 156 attori e oltre 3mila comparse coinvolte, quasi 100 le location utilizzate per ricostruire il racconto di quell’anno cruciale, tra cui spiccano il Parlamento, il Pirellone e Villa Fendi. Nel cast della serie, Stefano Accorsi, Guido Caprino, Domenico Diele, Miriam Leone, Tea Falco, Alessandro Roja. La regia è di Giuseppe Gagliardi.
I PERSONAGGI
LEONARDO NOTTE (Stefano Accorsi): “L’IMPORTANTE È FAR FINTA DI CREDERCI”
È un uomo di marketing con un misterioso passato che riaffiora nel momento in cui gli eventi del 1992 gli offrono l’occasione professionale di una vita. Un ricattatore costringe Leo a guardare in faccia un torbido trascorso che aveva chirurgicamente rimosso dalla sua memoria. Nella sua vita smagliante, senza legami, intanto compare Viola (Irene Casagrande), la figlia adolescente con cui non ha mai avuto contatti. Mentre Leo cerca di liberarsi delle ombre del passato, sviluppa un’idea rivoluzionaria che potrebbe cambiare il suo futuro.
PIETRO BOSCO (Guido Caprino): “ORA TOCCA A NOI. ORA BASTA FARSI METTERE LE MANI IN FACCIA”
Trentatreenne reduce della prima guerra del Golfo, si ritrova eletto alla Camera con la Lega Nord. Amante del rugby e delle bevute di birra, eccolo scaraventato in Parlamento, un mondo a lui alieno. L’unica possibilità per lui è trovare un mentore. Perciò Pietro si affida a un politico d’esperienza che gli insegnerà le regole del gioco.
LUCA PASTORE (Domenico Diele): “TRANQUILLO, NOI SIAMO I BUONI”
Agente di polizia giudiziaria lavora la fianco di Antonio di Pietro (Antonio Gerardi) al servizio del pool Mani Pulite. Animato da un personale desiderio di vendetta, lavora per comporre il puzzle di Tangentopoli. Indagare, arrestare, interrogare. Sotto pressione e sotto minaccia. Perché le correnti contrarie non nascono soltanto fuori dalla Procura.
VERONICA CASTELLO (Miriam Leone): “IO NON VOGLIO ESSERE UNA TRA TANTE”
È una soubrette e vuole diventare famosa. Ne ha bisogno, un bisogno fisico, profondo: l’amore, incondizionato e indistinto del grande pubblico televisivo è il solo viatico che conosce per l’amore verso se stessa. Amante del potente imprenditore Michele Mainaghi (Tommaso Ragno), travolto dall’inchiesta, Veronica si trova spiazzata dagli eventi e si mette a caccia di un nuovo protettore che possa ricollocarla nei palinsesti del nuovo potere che avanza.
BEATRICE “BIBI” MAINAGHI (Tea Falco): “QUALUNQUE COSA HAI FATTO, NON DIRMELA MAI”
Figlia del potente industriale Michele Mainaghi, è la “pecora nera” della famiglia. Gli sviluppi dell’inchiesta, in cui il padre sarà coinvolto, la porteranno ad un cambiamento radicale dei suoi stili di vita.
ROCCO VENTURI (Alessandro Roja): “COSA NON SI FA PER I SOLDI”
È un giovane poliziotto romano che fa parte del team di Antonio Di Pietro. Sguardo molto furbo e parlantina tipica di chi sa bene il fatto suo, sembrerebbe uno degli uomini di punta della squadra, ma la realtà è molto diversa.