“Mi piace essere una donna, anche in un mondo di uomini. Dopo tutto gli uomini non possono indossare abiti femminili ma noi siamo in grado di indossare i pantaloni”. (Whitney Houston)
170 milioni di dischi venduti, 6 Grammy Awards, 48 anni di cui 20 scanditi da intramontabili successi che hanno fatto la storia della musica: Whitney Houston si è spenta a Los Angeles l’11 febbraio 2012, proprio alla vigilia dei Grammy Awards (gli Oscar® della musica). Ad un anno dalla sua tragica scomparsa, Diva Universal (SKY – Canale 128) celebra “The Voice” – soprannome datole da Oprah Winfrey- dedicandole una puntata della serie “Donne nel mito”.
L’appuntamento è per lunedì 11 febbraio alle ore 20.50.
“Donne nel mito” è la serie di brevi pillole prodotte da NBC Universal Global Networks Italia per svelare l’altra parte della storia, quella scritta dalle donne, rivelata dalle sue protagoniste: da Lady Diana a Maria Callas, da Jacqueline Kennedy a Margaret Thatcher. Vite straordinarie ed intense di figure femminili che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l’ammirazione del mondo. Un compendio dedicato alle donne di sempre e raccontato con l’eleganza che contraddistingue il Canale.
DONNE NEL MITO – WHITNEY HOUSTON
Whitney Elizabeth Houston nasce a Newark in New Jersey il 9 Agosto del 1963. La madre, cantante gospel prima nel gruppo “Drinkard Sisters” e poi nei “Sweet Inspirations”, ha aperto i tour di artisti del calibro di Elvis Presley e Aretha Franklin. Tra le cugine di Whitney, le cantanti Dionne Warwick e Dee Dee Bridgewater. In una famiglia così il destino artistico della giovane è già segnato.
A 9 anni inizia a cantare nel coro della chiesa e, a 15 anni, ha la sua prima esperienza discografica come corista di Chaka Khan. Non ancora maggiorenne inizia a lavorare come modella, e nel giro di poco tempo riesce a conquistare le copertine delle più importanti riviste: da Seventeen a Glamour, da Cosmopolitan a Vogue. Contemporaneamente, porta avanti la sua carriera di cantante.
Nel 1983 il manager dell’Arista Records, Clive Davis, colpito dalla sua voce, le propone un contratto con la casa discografica. Due anni dopo, il suo album di esordio “Whitney Houston” balza subito al primo posto delle classifiche americane e diventa il più venduto da una cantante esordiente, con 29 milioni di copie. Nel 1987, con il nuovo disco “Whitney” e il singolo “I Wanna Dance With Somebody” conquista le classifiche di tutto il mondo. Dopo il terzo album, uscito nel 1992, Whitney decide di sperimentare anche il mondo del cinema, recitando e cantando nel film “The Body Guard” (Guardia del corpo), insieme a Kevin Costner. Il lungometraggio è un successo e la colonna sonora, con 42 milioni di dischi, diventa la più venduta di tutti i tempi. Nello stesso anno, dopo una breve e chiacchieratissima storia con Michael Jackson, sposa il cantante Bobby Brown, dal quale avrà una figlia, Bobbi Kristina Brown.
Innumerevoli sono i premi e i riconoscimenti che conquista nel corso della sua carriera. La sua vita, però, non sarà segnata solo da successi ma anche da droga, alcool e i maltrattamenti del marito da cui divorzierà nel 2006.
Il 12 febbraio 2012, viene trovata esanime nella vasca da bagno del Beverly Hilton Hotel. Nonostante i tentativi di rianimarla, Whitney muore per un attacco cardiaco provocato da un cocktail di cocaina, marijuana e farmaci antidepressivi. I funerali della cantante più premiata della storia della musica si svolgono nella chiesa di Newark in New Jersey, la stessa in cui aveva iniziato a cantare, alla presenza di star del calibro di Oprah Winfrey, Elton John, Beyoncé, Stevie Wonder, Alicia Keys e Kevin Costner, che le dedica un commovente discorso.
Il Time ha scritto di lei: “ Se la voce è uno strumento musicale, il suo è uno Stradivari”.