In occasione della festa della donna, ed in replica l’11 marzo per i suoi “primi” 90 anni, Diva Universal (SKY – Canale 128) presenta in esclusiva Prima TV per l’Italia, “Giovanna Cau – Diversamente Giovane”, il documentario di Marco Spagnoli sulla vita dell’avvocato Giovanna Cau presentato nella sezione Extradel
Festival Internazionale del Film di Roma (2011).
Donna esemplare impegnata nella politica, nella cultura, nella famiglia e nel lavoro, oltre ad essere stata una delle cinque donne avvocato ad esercitare a Roma nel 1956 e ad essersi battuta per il diritto al voto alle donne, la Cau è stata ed è avvocato, amica e confidente dei grandi autori ed interpreti del cinema Italiano.
L’appuntamento con l’esclusiva Prima TV è per venerdì 8 marzo alle 21.00 e, in replica, lunedì 11 alle 17.05.
GIOVANNA CAU – DIVERSAMENTE GIOVANE
La vita dell’avvocato Giovanna Cau sullo sfondo di sessanta anni di storia italiana raccontata dalla sua viva voce e da quella delle persone, i suoi clienti e i suoi amici, che la conoscono e che con lei hanno lavorato e vissuto, condividendo onori, idee politiche e successi, ma anche momenti più seri e drammatici.
Un miracolo di longevità, lungimiranza e di intelligenza, per uno sguardo disincantato e concreto su come i grandi del cinema italiano hanno fatto la storia di questa arte: una biografia esemplare di donna impegnata nella politica, nella cultura, nella famiglia e nel lavoro.
Una vita professionale che attraversa, in maniera attiva, più di sessanta anni di storia d’Italia e che di questo paese vuole essere in un certo senso testimonianza e specchio. Dall’essere una delle cinque donne avvocato che esercitavano a Roma nel 1956 fino all’avere collaborato attivamente al consolidamento e all’affermazione di uno degli Studi legali più importanti della Capitale, attivo in campo cinematografico, ma non solo; un percorso personale ed esistenziale dall’Italia del fascismo e del dopoguerra fino ad arrivare ad oggi.
Un’attività declinatasi sia in ambito cinematografico e forense, sia nel campo dell’impegno politico con una grande attenzione all’impegno sociale che l’hanno vista in prima linea in alcune battaglie come quella per il voto alle donne e per i diritti dei portatori di handicap. Una personalità formatasi anche grazie all’ambiente familiare: il padre, contrario ai gerarchi e al rampantismo dell’era mussoliniana, fu trasferito a Ginevra presso la Società delle Nazioni. Una giovane donna che dal padre ha attinto curiosità e desiderio di conoscenza, ma anche quella tempra e determinazione per una vita che ha lasciato il segno non solo nell’ambito del lavoro, ma anche in quello della politica e della cultura, avendo – tra i suoi clienti – alcuni dei più importanti autori della nostra letteratura.
Combattiva, coriacea, tenace, ironica e dotata di un grande senso dell’umorismo dell’ironia, l’avvocato Cau accetta di parlare per la prima volta davanti alla macchina da presa per raccontare sé stessa, il suo lavoro, i suoi ricordi ma soprattutto per esprimere le sue idee ed opinioni riguardo all’Italia di oggi, rispetto al cinema, la cultura, la politica.
Un racconto coinvolgente e sorprendente tra memorie e prospettive, guardando al futuro, ricordando il passato e osservando il presente.