In prima visione mercoledì 13 gennaio alle 21.10 Sky Arte HD (120 e 400 di Sky) ripercorre i primi passi di Elio e le Storie Tese, la band milanese nata negli anni ’80 e divenuta in pochi anni una pietra miliare della musica italiana, per lo stile inconfondibile fatto di ironia, destrezza linguistica e musicale ed eterna volontà di dissacrare. Lo speciale Elio e Le Storie Tese – Non tutti i Mal vengono per nuocere, è un un docu-film in 3 episodi presentato da Paul Bradley Couling, più noto come Mal dei Primitives, che, entrato in contatto con i futuri EelST in occasione della prima apparizione pubblica di Elio nel 1980, ci guida con commozione e divertimento attraverso il making of dei primi tre album, “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu“, “Italyan, Rum Casusu Çikti” e “Esco dal mio Corpo e ho molta paura“, affiancato dalla modella di intimo Tatiana Barbashova.
Nel primo episodio, in onda mercoledì 13 alle 21.10, rare riprese risalenti al periodo in cui il gruppo riempiva i locali del sottobosco milanese e spezzoni live tratti dalla partecipazione all’Expo di Osaka e dal concerto di Bolzano del 1990. Dissacrante fin dalla traduzione del titolo in lingua tamil, l’album del 1989, “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu“, contiene pezzi diventati tra i più popolari della band, da John Holmes a Cara Ti Amo, da Cassonetto Differenziato per il Frutto del Peccato a Cateto; Già in questo primo album lo stile della band si caratterizza per doppi sensi, giochi di parole e la capacità straordinaria di rielaborare i più disparati generi musicali, mescolando le lingue più disparate.
Il secondo capitolo dello speciale, in onda il 13 gennaio alle 22.05, ripercorre quello che da molti è considerato il capolavoro della band, “Italyan, Rum Casusu Çikti” che in turco significa “Si è scoperto che l’italiano era una spia greca”. Il disco è impreziosito dalla partecipazione di diversi ospiti: Riccardo Fogli che fa il verso a se stesso, citando “Piccola Katy” in Uomini col borsello, Enrico Ruggeri che si esibisce in Il vitello dai piedi di balsa, parodia delle canzoni da Zecchino d’Oro, Diego Abatantuono che introduce Supergiovane, brano in puro progressive e vero mix di dieci anni di cultura giovanile marginale. L’episodio contiene interviste ai protagonisti (tra cui Luca Mangoni, autentico uomo immagine del gruppo e Vittorio Cosma, il “cantafiabe”, la cui voce sbuca tra i brani di quasi tutti gli album della band ed inoltre rare riprese live, estratte per lo più dal concerto di Fanzolo di Vedelago (TV) del 1992.
Il terzo appuntamento infine, in onda il 20 gennaio alle 21.10, è centrato sull’album di inediti “Esco dal mio corpo e ho molta paura” del 1993, e mostra le riprese della session di registrazione allo studio Regson di Milano, durante la quale gli Elii suonarono brani del loro repertorio storico che non avevano mai avuto una registrazione ufficiale. Anche questo album si avvale di collaborazioni importanti come quella di Riz Samaritano, Alex Baroni o Antonio Cripezzi dei Camaleonti e contiene brani unici, come la lunga Saga di Addolorato, Catalogna, Abbecedario e Cavo.