Stagione numero otto, e ancora tante cose da raccontare. Per non far perdere smalto e appeal alla serie, alla storica creatrice di Grey’s Anatomy Shonda Rhymes è bastato dare alla storia nuova linfa vitale. Un segreto che sa più di scoperta dell’acqua calda ma che, invece, non è così banale come sembra. Perché la tv insegna che non è affatto facile mantenere costante il livello di appetibilità di una serie, specie se si tratta di un medical drama, limitato dai confini di unospedale e dall’inevitabile intrecciarsi di flirt tra i suoi dipendenti, chirurghi, specializzando o infermieri che siano.
Questa nuova stagione parte con il botto: grande spazio sarà dato a Jackson Avery (Jesse Williams), tra gli ultimi arrivati sul set di Grey’s e già universalmente riconosciuto come il nuovo sex symbol dei medical drama: occhi blu, pelle scura e un passato da insegnante di letteratura, l’attore di origini svedesi ha ricevuto lo Young Hollywood Award 2011 come Attore tv dell’anno.
Nel finale della settima stagione avevamo lasciato Meredith licenziata in tronco e in balìa della rabbia di Derek per aver alterato la sperimentazione sull’Alzheimer e, di conseguenza, compromesso il loro intero lavoro. E se non rimarrà a lungo lontana dal Seattle Grace Hospital, la dottoressa Grey dovrà penare ancora tanto prima di riconquistare la fiducia e l’amore del marito.
Grossi cambiamenti in vista anche per la coppia Cristina-Owen: la prima resta intenzionata ad abortire contro il parere del marito e il secondo si ritroverà, quasi all’improvviso, a dirigere l’ospedale al posto del Capo Richard.
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