Vanno a caccia e a pesca per potersi nutrire. Guadagnano lo stretto necessario, vendendo pelli di animali. Rischiano di essere aggrediti da pericolosi predatori. Sono obbligati a rinchiudersi per mesi interi nelle proprie case, circondati da metri di neve e con temperature molto al di sotto dello zero. Non stiamo parlando di celebrità del mondo dello spettacolo che si mettono in gioco in un reality show estremo. Si tratta, invece, del nuovo programma di History (canale 407 di Sky), Mountain men: gli ultimi pionieri, in onda ogni martedì alle 23.00 dal 13 maggio.
Chi sono questi ultimi pionieri? Eustace Conway si è trasferito vent’anni fa sulle montagne della North Carolina, stanco della vita di città. Vive grazie alla caccia, alla pesca e all’allevamento di animali, ma le banche gli vogliono pignorare la casa. Ex cowboy nei rodei per circa trent’anni, Tom Oar abita con la moglie lungo il fiume Yaak in Montana: la città più vicina si trova a oltre 150 chilometri. Circondato da orsi grizzly e da lupi, si guadagna da vivere come conciatore. Marty Meierotto, la moglie Dominique e la figlia Noah vivono in un piccolo paese dell’Alaska a un centinaio di chilometri dal Circolo Polare Artico. Ogni mese Marty si mette alla guida del suo biplano e si avventura alla ricerca di ghiottoni e linci, di cui vende la pelliccia. Quando si trova sul Black River, va a caccia di cervi e caribù, circondato dalla natura più selvaggia.
In America le prime due stagioni di Mountain men hanno registrato un ascolto medio di 3,3 milioni di spettatori sul canale History US.