E’ un primato tecnologico mondiale e uno straordinario viaggio alla scoperta delle più suggestive opere d’arte raccolte dai Papi in due millenni:MUSEI VATICANI 3D, produzione originale firmata Sky 3D in collaborazione con Sky Arte HD, porta per la prima volta le telecamere Ultra HD 4K/3D all’interno dei Musei Vaticani e della Cappella Sistina, mostrando i capolavori della fede e gli inestimabili pezzi della storia artistica del mondo in una veste senza precedenti.
Immagini inedite, realizzata per la prima volta in 3D e nella tecnologia d’avanguardia dell’Ultra HD 4K, con un’operazione che segna il primato produttivo di Sky nell’utilizzo di entrambe le tecniche di ripresa. MUSEI VATICANI 3D sarà in onda in prima visione mondiale sabato 30 novembre alle 21.10 in esclusiva 3D su Sky 3D (canale 150 ed eccezionalmente 135 di Sky) e in contemporanea su Sky Arte HD (canali 110, 130 e 400).
Dalle statue classiche al Giudizio Universale, un film unico, spettacolare e appassionante, il racconto di una storia che ha cambiato tutti, appassionati d’arte o no, credenti o meno: la storia di uno dei musei più famosi e ammirati nel mondo, la storia di tutti noi.
Una megaproduzione che ha impegnata Sky per 4 mesi, con una troupe di 40 professionisti e 3.000 km percorsi nella magnifica cornice dei Musei Vaticani, riprese suggestive effettuate di notte, con l’utilizzo della tecnologia cinematografica di ultimissima generazione, attraversando le sale in cui sono custodite alcune delle opere più rare e preziose del mondo, spaziando attraverso tutte le culture e tutte le epoche, dal classico al moderno per culminare il percorso all’interno della Cappella Sistina. Per la prima volta al mondo, con MUSEI VATICANI 3D, grazie alla tecnologia tridimensionale, gli spettatori potranno immergersi nei grandi capolavori che raccontano oltre 500 anni di storia, di arte e di cultura; potranno “entrare” nei dipinti di Caravaggio, toccare con un realismo senza precedenti i capolavori ellenistici come il Torso del Belvedere e sentirsi avvolti dalle figure mai così vere della Cappella Sistina.
Il film, grazie a una narrazione intimista ed emotiva dal respiro spettacolare, racconta, contempla e amplifica la bellezza di opere già straordinarie, da “La Scuola di Atene” di Raffaello agli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina come la “Creazione di Adamo” e il maestoso “Giudizio Universale”. E ancora le opere di Raffaello Sanzio, Leonardo Da Vinci, Giotto, Caravaggio e dei più moderni Van Gogh, Chagall, Dalì e Fontana, sono le tappe di un viaggio unico ed emozionale, condotto con l’autorevole guida del Direttore dei Musei Vaticani, il Professor Antonio Paolucci, attraverso passato, presente e futuro.
La produzione originale firmata Sky, mette la tecnologia la servizio dell’arte, celebra la storia e insieme coglie e porge al pubblico la vera essenza dei Musei Vaticani, ovvero quel loro essere un percorso emozionale e visionario lontano dalla classica visita guidata, perchè sorretto da suggestioni moderne e dal sapore cinematografico. In Musei Vaticani 3D vive pienamente il dialogo emozionante e tormentato tra opere di epoche diverse ma unite da un legame profondissimo, perché tutte create da grandi artisti che hanno avuto il coraggio di superare i propri limiti facendosi strumento di Dio per rifletterne la grandezza e il messaggio.
Così, in questo straordinario ed esclusivo documento, l’arte si mostra come mezzo sublime per far emergere il legame tra artista e fede, anzi un insieme di fedi: dal cristiano Giotto all’ebreo Chagall, il tormentato Salvador Dalì e il raffinatissimo Raffaello Sanzio in un percorso costruito su suggestioni efficaci e potenti.
«Con i Musei Vaticani 4K/3D – commenta Cosetta Lagani, Direttore di Sky 3D – lo spettatore si ritroverà quasi ‘a toccare’ e ‘a vivere’ i capolavori dell’arte in essi custoditi, svelati per la prima volta con la tecnica visuale del 3D, messa a servizio dell’Arte. Sono molto soddisfatta di questo primato produttivo di Sky Italia realizzato proprio all’interno di un luogo simbolo della Cristianità in Italia e nel mondo: i Musei del Papa».
Il Direttore dei Musei Vaticani Professor Antonio Paolucci osserva: «I Musei Vaticani sono sempre citati al plurale perché i Papi li hanno voluti per contenere e preservare tutta l’umana artisticità. La cosa affascinante dei Musei Vaticani è che bisogna percorrerli lentamente, usate guide e libri, ma lasciatevi trasportare dai vostri passi e avrete l’impressione di entrare in quella cosa meravigliosa e affascinante che sono storia e destino dell’uomo… questo sono i Musei Vaticani».
I Musei Vaticani rappresentano dunque una dichiarazione d’amore per l’umanità e insieme una grande raccolta di tutta “l’umana artisticità”, per dirla con il prof. Paolucci, ovvero la bellezza creata da Dio è presente in tutto il mondo e insita ogni cosa. E con MUSEI VATICANI IN 3D la grandiosità di queste opere prende vita grazie alla straordinaria tecnica di dimensionalizzazione delle immagini, una innovativa tecnica di scomposizione dei piani già utilizzata dai grandi registi hollywoodiani, che Sky 3D ha realizzato per la prima volta nel nostro Paese, applicandola a oltre 40 affreschi e dipinti, e avvalendosi di un team 100% italiano. Questa scomposizione dei piani valorizza la prospettiva consentendo letteralmente allo spettatore di immergersi nelle opere
MUSEI VATICANI 3D è in prima visione mondiale sabato 30 novembre alle 21.10 in esclusiva 3D su Sky 3D (canale 150 ed eccezionalmente canale 135 di Sky) e in contemporanea su Sky Arte HD (canali 110, 130 e 400)
Musei Vaticani 3D è una produzione girata interamente in 3D nativo ed in high frame rate a 50 fps in 5k raw, con camere Red Epic montate su mirror rig 3Ality TS5 e side by side rigs
LE OPERE IN “MUSEI VATICANI 3D”
Su tutte le opere sono state applicate le tecniche di dimensionalizzazione che consentono di dare profondità all’opera ed immergervisi all’interno
Opere di Michelangelo:
– La Pietà: era il 27 agosto 1498 quando Michelangelo s’impegnava a realizzare per il cardinale francese Jean de Bilhères de Lagraulas, già abate di Saint-Denis, una Pietà di marmo, cioè una Vergine Maria vestita, con Cristo morto in braccio a grandezza naturale. Nel documentario viene spiegato che la Pietà conservata ai Musei Vaticani è lo splendido calco di un’opera che influenzerà generazioni di artisti e opere.
Cappella Sistina:
– Volta, con particolare focus sull’affresco “Creazione di Adamo”: dal luglio 1508 a ottobre 1512, l’artista realizzò gli affreschi della Volta. Michelangelo pose nove Storie centrali, raffiguranti episodi della Genesi, con ai lati figure di Ignudi, sostenenti medaglioni con scene tratte dal Libro dei Re. Alla base della struttura architettonica, dodici Veggenti, cioè Profeti e Sibille, siedono su troni monumentali a cui si contrappongono più in basso gli Antenati di Cristo, raffigurati nelle Vele e nelle Lunette. Infine nei quattro Pennacchi angolari, l’artista rappresentò alcuni episodi della miracolosa salvazione del popolo d’Israele. Nell’agosto del 1510 Michelangelo portò a termine la prima metà della volta, cioè dalla parete d’ingresso fino alla Creazione di Eva. Il lavoro dovette essere completato entro il 31 ottobre del 1512, poiché il 1° novembre il Papa celebrò la messa in Cappella.
– Giudizio Universale: la grandiosa composizione, realizzata da Michelangelo tra il 1536 e il 1541, si incentra intorno alla figura dominante del Cristo, colto nell’attimo che precede quello in cui verrà emesso il verdetto del Giudizio.
Opere di Raffaello Sanzio:
– Stanze di Giulio II: le quattro stanze dette di Raffaello costituivano parte dell’appartamento situato al secondo piano del Palazzo Pontificio scelto da Giulio II della Rovere (pontefice dal 1503 al 1513) come propria residenza e utilizzato anche dai suoi successori. La decorazione pittorica fu realizzata da Raffaello e dai suoi allievi tra il 1508 e il 1524.
– Trasfigurazione: commissionata da Cardinal Giulio de’ Medici, nella pala sono raffigurati due episodi narrati in successione nel Vangelo di Matteo: la Trasfigurazione in alto, con il Cristo in gloria tra i profeti Mosè ed Elia, e, in basso in primo piano, l’incontro degli Apostoli con il fanciullo ossesso che verrà miracolosamente guarito dal Cristo al suo ritorno dal Monte Tabor. Il dipinto è l’ultimo eseguito da Raffaello e si configura come il testamento spirituale dell’artista. L’opera è considerata nella sua biografia, scritta dal celebre artista e biografo del Cinquecento Giorgio Vasari, “la più celebrata, la più bella e la più divina”.
Opere di Leonardo Da Vinci:
– San Gerolamo: opera incompiuta dello scienziato Leonardo che dà alla forma e alla spazialità un senso emotivo e umano mai visto prima d’ora e che rappresenta un’elaborazione profonda di quello che fu Giotto. “San Gerolamo” è un dipinto non terminato dall’artista, che va probabilmente identificato con uno di quelli realizzati a Firenze, prima della partenza per Milano (1482). L’opera appartenne alla celebre pittrice Angelica Kaufmann e ritrovato dal cardinale Joseph Fesch nell’800 e acquistato nel 1845 da Pio IX per i Musei Vaticani.
Gruppo scultoreo del Laocoonte: opera degli scultori Agesandro, Atanodoro e Polidoro, databile al I secolo d.C. e conservato nel Museo Pio-Clementino dei Musei Vaticani è presentata nella sua completezza. Raffigura il famoso episodio narrato nell’Eneide che vede il troiano Laocoonte ed i suoi figli assaliti da serpenti marini. Quest’opera influenzò Michelangelo che nel vederla capì finalmente cosa doveva fare: “liberare la vita che abitava nel marmo”.
Torso del Belvedere: il celebre torso marmoreo, noto a Roma fin dal XV secolo, opera dello scultore ateniese Apollonio, una delle sculture antiche maggiormente ammirate dagli artisti fino ai nostri giorni. Nei secoli la statua è stata oggetto di varie interpretazioni. L’ipotesi attualmente più accreditata lo identifica con il mitico Ercole colto nel momento in cui raccoglie le forze dopo il riposo dalle celebri fatiche. Come il Laocoonte, il Torso del Belvedere ha inciso sul percorso artistico di Michelangelo permettendogli di trovare la sua strada.
Augusto di Prima Porta: la statua, databile agli inizi del I secolo d.C., fu rinvenuta nella Villa di Livia, moglie di Augusto, presso Prima Porta lungo la via Flaminia. Raffigura l’imperatore nell’atto di parlare ai soldati, vestito di corazza e con il mantello attorno ai fianchi.
Sala della Biga: in questo ambiente è conservato il grande gruppo marmoreo romano della cassa di biga trainata da due cavalli, che dà il nome alla Sala, datato I secolo d.C., i cavalli sono del 1788.
Polittico Stefaneschi: opera di Giotto. Antica Pala di San Pietro, che nonostante l’antico sfondo dorato, raccoglie tutte quelle rivoluzioni artistiche di Giotto, a partire dalle riflessioni sulla dottrina di San Francesco all’insinuarsi del realismo nei corpi di Santi e Angeli.
Deposizione dalla Croce: opera di Caravaggio, che come i suoi grandi maestri, Giotto, Leonardo, Michelangelo, cambia l’arte del suo tempo con una epocale frattura. Porta il realismo più violento nelle scene sacre più inquietanti mai viste e con il suo tormentato rapporto con la religione semina le basi dello scollamento tra l’arte e la religione. Considerata uno dei massimi capolavori del Caravaggio. Il Caravaggio non raffigura in realtà il Seppellimento, né la Deposizione nel modo tradizionale, in quanto il Cristo non è rappresentato nel momento in cui viene calato nella tomba, bensì quando, alla presenza delle pie donne, viene adagiato da Nicodemo e Giovanni sulla Pietra dell’Unzione, vale a dire la pietra tombale con cui verrà chiuso il sepolcro.
Pietà dimenticata di Van Gogh: rinchiuso in manicomio, Van Gogh copia ossessivamente una Pietà di Delacroix, ispirata a Michelangelo. È l’unica opera a tema sacro di Van Gogh, una delle ultime prima di morire, emozionante e segreta.
Pietà Rossa: opera di Chagall, artista russo di origine ebrea, elabora un suo personale mondo poetico artistico che lo rende uno dei pittori più caratteristici del Novecento. La sua pittura si basa su una sapiente sintesi fra immagine reale e immagine interiore. È quanto emerge anche dal quadro in questione. L’oggettività della scena di Pietà è affidata ai pochi e marcati contorni neri che delineano le figure principali. Ma subito emerge l’interpretazione tutta soggettiva di questo artista non cristiano: l’assoluta predominanza del rosso, che richiama il sangue versato da Cristo, il groviglio di linee dietro la scena principale, forse una massa di persone o forse un cumulo di rovine. Con quest’opera Chagall dà la sua personale visione de “Le Pietà” calandola negli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
Crocifissione di Salvador Dalì: anticlericale come tutti i surrealisti, Dalì cercò un punto di incontro con la religione e negli anni ’50 del Novecento realizzò una serie di dipinti dove il tema sacro deve fare i conti col suo mondo oscuro e inquietante.
Madonna di Lucio Fontana: strepitosa elaborazione di uno dei grandi maestri del Novecento della Pietà di Michelangelo e del suo non finito. La madonna è ruvida e non finita, come se si muovesse e respirasse