Empire, il musical drama creato da Lee Daniels (Precious, The Butler) racconta le vicende di una famiglia afroamericana nel mondo della black music. Rilettura in Dinasty del Re Lear, la prima stagione ha sbaragliato tutti i record di ascolti negli USA diventando un fenomeno di costume anche grazie a fan eccellenti come Michelle Obama e Jack Nicholson.
Il patriarca e la matriarca dell’”Impero”- Lucious e Cookie Lyon – sono interpretati con spavalderia da Terrence Howard e Taraji P. Henson, sotto la direzione musicale del genio di Timbaland.
La sfida del ritorno dopo il successo della prima stagione era ardua ma è stata vinta. Alla conferma degli ascolti della prima stagione è seguito anche quello sui social: negli Usa il primo episodio ha totalizzato il record di 3,3 milioni di tweet. Un record anche per il network Fox che ha venduto per 500mila dollari ogni spot di 30’’ all’interno dello show.
Empire è la prima produzione con cast all-black in una serie drammatica e ha fatto dell’indomita protagonista Cookie (Taraji P.Henson) una diva del piccolo schermo come non se ne vedevano da anni.Empire è una serie di intrattenimento ma non rinuncia ad affrontare temi politici. La nuova stagione si apre infatti con Lucious Lyon (Terrence Howard) in prigione sotto accusa per omicidio. A Central Park, durante il grande concerto a suo sostegno “#FreeLucious”, come un deus-ex-machina appare un personaggio in gabbia mascherato da gorilla. Ne vedremo uscire una scintillante Cookie (citazione da un celebre film di Marlene Dietrich) che urla alla folla: “Per quanto tempo ancora saremo trattati da animali?”, riferendosi alle polemiche sull’atteggiamento razzista del sistema giudiziario statunitense nei confronti dei neri
Guest star annunciate di questa nuova stagione: Marisa Tomei (nel ruolo della miliardaria lesbica Mimi Whiteman), il prossimo presentatore degli Oscar Chris Rock (nel ruolo del nemico giurato di Lucious Lyon) e i musicisti Kelly Rowland, Alicia Keys, Lenny Kravitz, Ludacris, Pitbull, Ne-Yo e, in gustosi camei, Mariah Carey, Oprah Winfrey e l’editor di Vogue, André Leon Talley.