A 10 anni dalla scomparsa del campione Marco Simoncelli e proprio nel giorno del suo compleanno, arriva in prima visione tv SIC, il documentario Sky Original prodotto da Sky, Fremantle Italy e Mowe.
Dopo il successo al cinema, SIC è in onda giovedì 20 gennaio alle 21.15 su Sky Documentaries, disponibile anche on demand e in streaming su NOW. Il film restituisce un ritratto intenso ed emozionante di un campione unico e racconta una storia, quella di un bambino che aveva un sogno più grande dei propri limiti e che ha fatto di tutto per realizzarlo. Racconta del coraggio, al quale tutti abbiamo fatto ricorso, necessario per affrontare sfide che abbiamo ritenuto al di fuori della nostra portata. E lo fa attraverso l’epopea della stagione 2008 che decreterà Marco Simoncelli Campione del Mondo Classe 250cc. Un mondiale iniziato da outsider, sofferto, strenuamente voluto, sorprendentemente meritato che porterà alla ribalta del mondo un nuovo talento italiano guascone, tostissimo e sempre sorridente.
Ma SIC racconta anche la vita di un bambino e poi di ragazzo allegro e scanzonato sempre pronto a divertirsi e a divertire con una battuta o mettendo un’auto di traverso tra le vie di Coriano, il tranquillo paese della “Motor Valley” romagnola dove è nato. Un ragazzo che, con le foto di Valentino Rossi nel diario, era convinto di diventare un giorno anche lui un “World Champion”.
Ad arricchire il racconto, le testimonianze e i ricordi di chi ha vissuto insieme a lui a cominciare dal padre, l’onnipresente Paolo Simoncelli, la storica fidanzata Kate Fretti, il compagno di mille sfide alla “cava”, nonché idolo e amico Valentino Rossi, il pilota Mattia Pasini amico d’infanzia e primo compagno di team ai tempi delle gare in minimoto, Carlo Pernat il manager del motomondiale con la “M” maiuscola, Paolo Beltramo, amico di Marco e storico inviato dai box, l’avversario più ostico lo spagnolo Alvaro Bautista, il poetico Dottor Claudio Costa, il preparatore atletico Carlo Casabianca, l’artista dei caschi Aldo Drudi, i membri della squadra che insieme a lui hanno reso possibile la vittoria del mondiale, il capo tecnico Aligi Deganello, il meccanico Sanzio “Malabrocca” Raffaelli, l’allora direttore gestione sportiva gruppo Piaggio Giampiero Sacchi, e poi gli amici di sempre, quelli coi quali fare “lo scemo” e festeggiare al termine di ogni gara; il tutto arricchito con le inimitabili telecronache di Guido Meda, l’”Omero” delle due ruote. Ognuno di loro descrive un tratto, svela un ricordo, fissa un momento di Marco Simoncelli e della sua vita, rendendo il docufilm un racconto unico, intenso, positivo.