In occasione della Giornata della Terra, Diva Universal (SKY – Canale 128) dedica il suo appuntamento mensile di “Donne nel Mito” a Vandana Shiva. Attivista politica e ambientalista indiana, la Shiva si è battuta per cambiare pratiche e paradigmi nell’agricoltura e nell’alimentazione; occupandosi anche di diritto sulla proprietà intellettuale, di biodiversità, biotecnologie, bioetica, ingegneria genetica e molto altro. In un’intervista esclusiva realizzata dal Canale, lei stessa offre la sua visione dell’attuale crisi ambientale e racconta il suo impegno in favore della difesa di Madre Terra.
L’appuntamento è per lunedì 22 aprile alle ore 20.50.
Tra le battaglie che hanno resa famosa Vandana Shiva anche in Europa, vi è quella contro gli OGM e la loro introduzione in India. Attualmente è la vicepresidente di Slow Food International e collabora con la rivista di Legambiente “La Nuova Ecologia”. È anche membro del Comitato consultivo ad interim dell’Organizzazione internazionale per una società partecipativa (IOPS).
DONNE NEL MITO – VANDANA SHIVA
“La mia lotta per proteggere la biodiversità del pianeta, la vita, il sostentamento di tutti, il sorriso di ogni bambino, viene da un amore profondo (…)”. Con queste parole Vandana Shiva si racconta a Diva Universal.
Nata nel 1952 a Derha Dun, nell’India del nord, da una famiglia progressista, Vandana è una giovane studentessa di fisica quando comincia a rivolgere il suo interesse alle sorti dell’ambiente del suo Paese. Tornata a casa dopo aver terminato gli studi in università inglesi e canadesi, rimane traumatizzata rivedendo l’Himalaya: aveva lasciato una montagna verde e ricca d’acqua e ciò che ritrova, dopo la costruzione di una grande diga, è miseria, polvere e smog. Decide così di abbandonare la fisica nucleare e di dedicarsi all’ecologia.
Nel 1982 fonda la Research Foundation for Science, Technology and Natural Resource Policy, istituto di ricerca che affronta i più significativi problemi dell’ecologia sociale dei nostri tempi.
Inizia, quindi, a battersi contro il capitalismo e il patriarcato che vede come causa della crisi ambientale che sta colpendo la terra e l’umanità. La sua attività si fonda, inoltre, sulla lotta alle aziende produttrici degli organismi geneticamente modificati, che esigono un tipo di coltura basata sull’uso di concimi chimici che aumentano la salinità del terreno, causandone la perdita di fertilità. Nel 1991 Vandana Shiva fonda il movimento Navdanya, che lotta per la ricerca, la conservazione e la coltivazioni di quante più varietà possibili di semi. “Abbiamo fondato questo magnifico movimento – dichiara – per celebrare la diversità dei nostri semi (…) attraverso la diversità è possibile produrre più cibo e questa è la soluzione alla fame, alla povertà e alla malnutrizione”.
Vandana Shiva svolge, inoltre, un ruolo importante per il movimento ecofemminista e, nel 1993, riceve il Right Livelihood Award per aver posto le donne e l’ecologia al centro del moderno dibattito sullo sviluppo.
Autrice di numerosi saggi, leader dell’International Forum on Globalization nonché vicepresidente di Slow Food International, per la propria vita privata Vandana Shiva ha preferito alla forma di famiglia tradizionale un matrimonio che sia più congeniale ai suoi numerosi impegni: si definisce, infatti, sposata con tutti gli esseri della Terra. “Il messaggio che vorrei urlare al mondo, e lo faccio attraverso la mia vita quotidiana, le mie azioni di tutti i giorni e i miei scritti, è un messaggio molto semplice: la vita non nasce da Wall Street (…)”.