“Davanti a tutti i pericoli, davanti a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, davanti a tutti i seminatori di discordia, davanti a tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, ancora una volta, la capacità del popolo di costruire la sua storia”: così parlava il grande rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino Ernesto Guevara de la Serna, detto “Che”. Sono passati 45 anni dalla sua scomparsa, ma il suo ricordo è sempre vivo. Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) lo omaggia con un film biografico in 2 parti, diretto da Steven Soderbergh. La prima parte, “Che – L’argentino”, racconta il rovesciamento della dittatura cubana di Fulgencio Batista da parte del “Che”, interpretato da Benicio del Toro, e di un gruppo di esuli cubani guidati da Fidel Castro. La seconda, “Che – Guerriglia”, è incentrata sul rovesciamento della Guerra Rivoluzionaria e del Movimento Simon Bolivar. Presentato alla 61°edizione del Festival di Cannes del 2008, il film ha regalato a Benicio del Toro il premio per la Miglior interpretazione maschile.
L’appuntamento è per martedì 9 ottobre alle 21.15 con la prima parte del film e martedì 16 ottobre con la seconda parte, sempre alle 21.15.
Che Guevara
Ernesto Rafael Guevara De la Serna, più noto come “Che Guevara”, nasce in Argentina, da una famiglia benestante, il 14 maggio 1928. Appassionato di rugby e scacchi, lettore vorace ed eclettico, amante della fotografia, ben presto si laurea in Medicina. Nel 1951, durante un viaggio in moto con un amico in America Latina, rimane colpito dalla povertà del popolo e, influenzato dalle letture sulle teorie marxiste, conclude che solo la rivoluzione avrebbe potuto risolvere le disuguaglianze del Sudamerica. Guevara diventa membro del “Movimento 26 di luglio” e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assume un ruolo nel nuovo governo, al fianco di Fidel Castro. Nel 1966 lascia Cuba per attuare la Rivoluzione popolare in altri Paesi, prima nell’ex Congo Belga, l’attuale Repubblica Democratica del Congo, poi in Bolivia. L’8 ottobre 1967 viene ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell’esercito boliviano e assistito da agenti speciali della CIA. Il giorno successivo viene ucciso e gli vengono mutilati i polsi nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico, viene sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba.
“CHE – L’ARGENTINO”
Il film ripercorre le tappe della rivoluzione cubana, dal momento in cui Ernesto Guevara e Fidel Castro si conobbero in Messico, ad una cena organizzata da un comune amico. Il fattore scatenante del desiderio rivoluzionario di Fidel Castro fu il colpo di stato organizzato nel 1952 dai vertici delle Forze Armate Cubane ed in primo luogo dal generale Fulgencio Batista: da quell’atto brutale e criminale nasce il progetto di dar vita ad una rivoluzione, facendo leva sul malcontento del popolo cubano per liberare il Paese dalla dittatura e da un governo corrotto ed assoggettato agli interessi nordamericani. Memorabile il “Patria o muerte!” pronunciato al termine del discorso del “Che” al Palazzo di Vetro dell’ONU, dopo gli interventi dei delegati di Stati Uniti, Panama, Venezuela e Nicaragua.
“CHE – GUERRIGLIA”
Il film racconta gli ultimi tre anni di vita del Che dopo il trionfo della rivoluzione cubana. Dal 1965, quando decide di lasciare moglie, figli e tutti gli incarichi politici a Cuba per recarsi in Bolivia e iniziare una nuova rivoluzione, fino alla sua morte, il 9 ottobre 1967 a La Higuera. Giunto a La Paz, sotto falsa identità, incontra altri rivoluzionari del Movimento Simon Bolivar e insieme a loro s’inoltra nella giungla per dar vita ad un’insurrezione armata.