Il 7 gennaio 1943 una cameriera del New Yorker Hotel entrò nella stanza 3327 e trovò il corpo senza vita del brillante inventore Nikola Tesla. Solo nel 2016, a 73 anni dalla sua scomparsa, l’FBI ha desecretato 250 documenti che hanno fornito nuovi elementi sull’enigmatica vita dell’ingegnere elettrico.
“TESLA E IL RAGGIO DELLA MORTE” racconta il lavoro svolto da un team di esperti che, sulla base delle nuove informazioni, ha deciso di far luce sui misteri che avvolgono la morte di Tesla. La serie andrà in onda in Prima Tv assoluta su DISCOVERY CHANNEL (in esclusiva su Sky al canale 401 in HD e al 402) a partire dal 9 marzo, ogni venerdì alle ore 22:50.
Nikola Tesla nasce a Smiljan il 10 luglio 1856, ed è considerato uno degli scienziati più brillanti e controversi del XX secolo. Con i suoi studi ha contribuito alla scoperta, tra gli altri, dei raggi X, del laser e dell’energia senza fili; sono 300 le invenzioni collegate al suo nome che hanno posto le basi per la rivoluzione digitale che stiamo attualmente vivendo.
Tuttavia, dai primi del ‘900 fino alla sua morte, il fisico serbo si dedicò anche allo studio del cosiddetto ‘Raggio della morte’, una potente arma di distruzione ad energia diretta, in grado di colpire a grande distanza le truppe nemiche, di far esplodere i carri armati e gli aerei nemici.
Tesla morì per cause naturali? O è stato assassinato per aver inventato il prototipo dell’arma che avrebbe rivoluzionato per sempre il modo di fare le guerre in tutto il mondo?
Nei cinque episodi di “TESLA E IL RAGGIO DELLA MORTE” tre ricercatori americani decidono di risolvere i misteri che avvolgono la vita dell’eccentrico genio: l’analista di intelligence militare Jack Murphy e l’ingegnere Cameron Prince, esperto studioso della vita di Tesla, viaggiano verso Colorado Springs alla ricerca del primo laboratorio di Tesla e si spingono poi fino in Serbia dove scoprono carte redatte dallo scienziato.
Nel frattempo, grazie all’impiego di tecnologia all’avanguardia, l’ingegnere Aron Koscho – che ha speso gran parte della sua vita a studiare le creazioni del pioniere dell’elettromagnetismo – e la sua squadra, lavorano per ricreare in scala a grandezza naturale il famigerato ‘Raggio della morte’.
“TESLA E IL RAGGIO DELLA MORTE” riconosce la genialità di una mente innovativa quale quella di Tesla che in un’intervista rilasciata a un reporter americano nel 1926, anticipa i tempi con un’impressionante visione del mondo futuro: “C’è una netta differenza tra progresso e tecnologia. Il progresso fornisce benefici all’umanità. La tecnologia non necessariamente. Quando la telefonia senza fili sarà perfettamente applicata, l’intera Terra si trasformerà in un enorme cervello, quale di fatto è, e tutte le cose saranno parte di un intero reale e pulsante. Saremo in grado di comunicare l’uno con l’altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza. Non solo, ma attraverso la televisione e la telefonia riusciremo a vederci e sentirci esattamente come se ci trovassimo faccia a faccia, anche se lontani migliaia di chilometri; e gli strumenti che ci permetteranno di fare ciò saranno incredibilmente semplici, in confronto al telefono che usiamo ora. Un uomo sarà capace di tenerli nel taschino del gilet”.