E’ il luogo più straordinario che ci sia. Il più strano dell’Universo, ricco di roccia liquida, caverne di cristallo e paesaggi alieni. E’ il mondo in cui viviamo e se pensiamo di conoscerlo, le nostre certezze cadranno quando lo osserveremo dallo Spazio.
In ONE STRANGE ROCK lo spettatore è protagonista di un viaggio epico attraverso il globo. 45 paesi del mondo, 6 continenti, fino allo spazio cosmico, per scoprire la fragilità e meraviglia del pianeta Terra, in compagnia di una guida d’eccezione. E’ infatti Will Smith (due nomination agli Oscar per Alì e La ricerca della felicità) il volto della serie evento firmata dal regista Darren Aronofsky (Madre!, Il cigno nero, Requiem for a dream) in onda su National Geographic (Sky, 403) dal 27 marzo ogni martedì alle 20.55.
Come è possibile che la Terra sia l’unico pianeta ad ospitare la vita? Cosa minaccia la sopravvivenza dell’uomo? Siamo davvero soli nell’Universo e da dove veniamo?
One strange rock ci mostra come la Terra sia eccezionalmente ricco di vita in uno spazio per lo più sconosciuto e ostile, rivelando le straordinarie coincidenze che hanno permesso la comparsa delle prime forme viventi e il loro sviluppo sul nostro pianeta.
La serie, in 10 episodi, affronta temi quali la genesi della vita, la morte, la violenza cosmica, l’intelligenza umana e i tentativi in corso per rendere abitabile un altro pianeta. Tutti raccontati da una prospettiva unica, quella della Terra vista dallo spazio, grazie alla preziosa testimonianza di astronauti che con i loro racconti ed immagini eccezionali ci permetteranno di guardare al mondo con occhi diversi.
“Quando sei nello spazio a quasi 500 km dal tuo pianeta, vedi la Terra in modo completamente diverso” dichiara l’astronauta Nicole Scott. “Ed è proprio questa nuova prospettiva, che ti fa sentire parte integrante di un tutto, il messaggio che vogliamo trasmettere” aggiunge l’astronauta Leland Melvin.
“One Strange Rock crea una sorta di bibbia per immagini che unisce astronomia, antropologia, biologia, chimica e fisica, per rivelare la Terra come un complesso sistema interconnesso” dichiara Darren Aronofsky che ha collaborato con l’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli per realizzare immagini esclusive di Peggy Whitson durante la sua missione sulla Stazione Spaziale Internazionale.