Quando, all’apice della sua carriera come attrice, Brigitte Bardot, star internazionale del cinema e bellezza ammirata globalmente, decise di abbandonare tutto per dedicarsi alla causa animalista rimasero tutti sotto shock. La Bardot, sempre una personalità controversa, per la prima volta racconta con una sua inedita ed esclusiva testimonianza tracciando con i suoi ricordi e immagini d’archivio un ritratto intimo: Brigitte Bardon, Eterna Ribelle, è il documentario in prima visione il 16 aprile alle 21.15 su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) e in streaming su NOW, dove si ripercorrono l’abbandono di fama e carriera in favore di un impegno profondo e di una dedizione infinita per la protezione degli animali.
Nel 1973, a 39 anni, Brigitte Bardot si trova sul set, quando dichiara che quello sarà il suo ultimo lavoro come attrice, ha capito che quello non è un mestiere che vuole continuare e che vuole dedicare tutto il suo tempo a una causa che le sta più a cuore. Questa notizia sconvolse l’opinione pubblica poiché nessuno sospettava che gli animali fossero il suo più grande amore. La Bardot era la bellezza simbolo degli anni della rivoluzione sessuale: un grande spirito libero, provocante ma con occhi da cerbiatto capaci di stregare chiunque. Nata in una famiglia benestante parigina la sua vita privata è stata tutt’altro che convenzionale: si è sposata molteplici volte, ha avuto chiacchierate avventure con i più famosi playboy dell’epoca, era una figura talmente conturbante che chiunque la conobbe se ne innamorò subito. Era l’incarnazione femminile dello spirito di quel tempo.
Amante sincera di ogni specie diventa tra le prime attiviste donne al sostegno di associazioni animaliste. Il documentario racconta questo percorso, dalla creazione della sua fondazione, al riconoscimento di questa da parte dello Stato francese, sino ai giorni d’oggi. È la stessa Brigitte Bardot che spiega, al pubblico che si è lasciata alle spalle, le sue motivazioni, le sue aspirazioni e il suo impegno costante per gli animali, in un’intervista sincera e diretta che rivela l’intimo viaggio di una donna che è riuscita a diventare simbolo del movimento ed è stata un pioniere della protezione animali.