Sono passati ventinove anni dalla loro nascita artistica che li ha visti muovere i primi passi nei locali siciliani, dove si esibivano con i loro primi sketch. Ficarra e Picone (Salvo Ficarra e Valentino Picone) sono ora tra i più apprezzati e intelligenti protagonisti del teatro, del cinema e della televisione italiana: tournee sold out, ascolti televisivi al top e incassi cinematografici da record.
La loro inconfondibile “sicilianità” e l’inimitabile satira sociale, tra cabaret di qualità e commedia all’italiana, sbarca sul Nove con gli spettacoli teatrali finora inediti per il pubblico televisivo.
Si parte domenica 11 settembre alle 21:25 sul NOVE con “SONO COSE CHE CAPITANO”. Al centro dell’opera, suddivisa in tre atti, c’è l’uomo e le fasi della sua vita più salienti: l’amore perso o da riconquistare, l’amore che ci fa soffrire perché “il difficile non è fidanzarsi ma lasciarsi…“, l’amore di cui non ci accorgiamo “io la amo, ma mi guardo in giro e ci sono centinaia di femmine, ed io sono cacciatore“; la morte di un parente che diventa spettacolarizzazione, perché il funerale in Sicilia non può che essere rappresentazione. Ma Ficarra e Picone vanno oltre, scoprono che c’è un altro tipo d’amore, un altro tipo di morte e un’altra rinascita. Glielo insegna un misterioso parente: Zio Pino.
La settimana successiva, domenica 18 settembre, sempre in prima serata , tocca a “DICIAMOCI LA VERITÀ”. Flemmatici e strampalati, i due siciliani stanchi guardano il mondo da seduti; eroi della chiacchiera persa, irridono con candida arguzia politici dalla guerra facile e dalla promessa facile. Nello spettacolo trovano posto anche i due surreali progettisti del “Ponte sullo stretto”, impegnati a ornare il ponte di servizi di pubblica inutilità, ma di privatissimo guadagno. Un fortunato spettacolo che è uno “sguardo sul mondo” apparentemente distaccato e racchiuso nella loro “sicilianità”.
Il viaggio a ritroso si conclude domenica 25 settembre con “VUOTI A PERDERE”, spettacolo che ha nella propria genesi l’essenza dell’idea che ha dato vita alla performance degli artisti: “il vuoto”. Il vuoto sembra contraddistinguere quegli anni che introducono nel nuovo millennio. Il vuoto nell’anima, nei sentimenti, nei progetti: talmente vuoto da sublimarsi e divenire surreale. Chi prendiamo in giro? Noi stessi, con le nostre manie, i nostri ghirigori mentali che giustificano il niente. Insomma l’ideale per uno spettacolo di cabaret, con un’unica pretesa: far ridere, tanto e di gusto.
“SONO COSE CHE CAPITANO” “VUOTI A PERDERE” e “DICIAMOCI LA VERITÀ”, sono prodotti da Tramp Limited, e sono scritti da Ficarra e Picone.