Giovedì 22 settembre se volete capire qualcosa sul cinema, sull’umorismo politicamente scorretto e sul nonsense della vita sintonizzatevi su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) a partire dalle 21.15 con Pulp Fiction e National Lampoon, ovvero il meglio e il peggio della storia del cinema.
Pulp Fiction e National Lampoon hanno avuto il merito di profanare in maniera scorretta un mondo preso eccessivamente sul serio nei modi più disparati, sia che si tratti di un dibattito sugli hamburger che annuncia oscuri presagi, di miracoli introdotti dal passo di Ezechiele 25:17, di Van Gogh che tiene in mano il proprio orecchio e una banana o di due giovani aitanti pronti a sposarsi due arzille vecchiette per fare la bella vita: sono entrambi il manifesto di una generazione ribelle, pensante – a tratti- e fuori dagli schemi.
Si parte in prima serata con un cult assoluto che ha segnato la storia della cinematografia contemporanea: Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
Premiato con la Palma d’oro al Festival di Cannes e l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1995, Pulp Fiction non è solo una storia di violenza, né una mera galleria di star che danno il meglio di sé davanti alla macchina da presa, è molto di più: è una pellicola ricca di umorismo, citazioni, una pitch-black comedy, troppo pulp e sconvenientemente pop, manifesto a suo modo di un filone di quell’ironia americana a tratti scioccante e sconcertante eppure irresistibile.
Proprio questo sghignazzare che emerge in diverse sequenze del film ormai diventate cult è il risultato – almeno in parte – di quell’umorismo iper eccessivo, fumettistico ed esasperato di National Lampoon, rivista storica che aspirava a squarciare il velo borghese e benpensante di una società americana politically correct – e per questo punita con la messa alla gogna – satirizzata senza limiti, messa a nudo con sarcasmo e parodiata con immagini strampalate.
Il punto di contatto tra Pulp Fiction e National Lampoon è proprio un’ironia amara, pop, ambigua, liberamente creativa, che non teme di parlare di alcool e droghe.
Dopo il film più cult, Tv8 propone in prima visione tv (alle 00.15) National Lampoon’s Gold Diggers, considerato uno dei peggiori film del nuovo millennio. La serata si chiude poi con un documentario in prima visione tv che ripercorre la storia di National Lampoon: Se non vieni a vedere questo film ammazziamo il cane, titolo che fa eco alla famosa copertina omonima della rivista dove è raffigurato un tenero cagnolino con una 357 Magnum puntata alla testa e accanto la scritta: “Se non comprate questa rivista uccidiamo il cane”.
Il film documentario di Douglas Tirola racconta la nascita e lo sviluppo della più irriverente rivista made in USA nata ad Harvard, sulle cui pagine, negli anni ‘70, hanno esordito i futuri talenti della comicità americana, nomi del calibro di John Belushi e Bill Murray e tanti altri che hanno calcato il palco del The Saturday Night Live, costituito buona parte del cast dello scorretto Animal House (ma Kevin Bacon lo ricordate?) e che annoverano due tipacci i quali anni dopo hanno prodotto la famiglia gialla più amata al mondo I Simpson.